Ciip SedeIn questi giorni, nelle cassette della posta, gli ascolani così come tutti i residenti del Piceno si sono visti recapitare, a distanza di poche settimane, due fatture della Ciip. Fatto questo che ha creato qualche protesta e malumore tra i cittadini. Sul perchè è avvenuta la doppia fatturazione, stando a quanto si apprende da fonti interne alla Ciip, sono più di uno i motivi che hanno portato a questa incresciosa situazione. Il primo è connesso al lockdown imposto dal governo per il contenimento dei contagi. Solitamente con la fine di marzo, la Ciip, dopo aver provveduto alla lettura reale del contatore, emetteva una fattura di conguaglio per il semestre settembre-marzo, tenendo conto dei pagamenti fatti fino a quel momento sul consumo presunto e pertanto indicando l’importo a saldo del periodo. A casusa del coronavirus, l’azienda che svolge il servizio di lettura per conto della Ciip non ha potuto eseguire il rilevamento dei consumi. Pertanto, invece che quella di conguaglio,  è stata emessa una nuova fattura sul consumo presunto e quindi con un importo sicuramente più alto del reale ma che verrà comunque scalato nella prossima fattura. Discorso diverso, invece, per le attività commerciali. In questo caso la fatturazione viene fatta sulla base del dato storico di consumo effettuato nel corso degli anni precedenti. Chi, tra gestori di bar, ristoranti e altre attività ha ricevuto la bolletta da pagare pur essendo rimasti chiusi negli ultimi due mesi senza consumare acqua, può fotografare il proprio contatore e rivolgersi agli uffici della Ciip che porovvederanno ad annullare la fattura e ad emetterne una nuova. Chi, invece, decidesse di pagarla, l’importo verrà scalato sulle fatturazioni future.
Inoltre, le fatture di questo mese si sono accavallate con quella che la Ciip ha dovuto fare per recuperare gli aumenti della tariffa dell’acqua. In questo caso, infatti, l’ex consorzio idrico, ha dovuto necessariamente recuperare l’aumento di tariffa disposto dall’Autorità per l’energia per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2019 tenendo conto anche del nuovo calcolo dei consumi rapportato anche al numero dei componenti del nucleo familiare. Una fatturazione che – secondo quanto evidenziato dalla Ciip – doveva essere fatta in questi mesi per evitare problemi contabili e contenziosi. Infine, va tenuto conto che dall’inizio dell’anno le famiglie residenti nei comuni del cratere sismico, dopo oltre tre anni nel corso dei quali avevano ottenuto la sospensione dei pagamenti dei consumi dell’acqua, si sono visti recapitare nuovamente le fatture da pagare.
Tutto ciò ha comportato una sovrapposizione nelle fatturazioni che ha scatenato le proteste dei cittadini.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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