panorama Ascoli dall'AnnunziataCoronavirus e lockdown potrebbero incidere su un’altra emergenza che, purtroppo, interessa anche il territorio ascolano: il problema casa e di una sempre crescente richiesta di alloggi popolari. Da questo punto di vista, la mazzata causata dalla pandemia sulla tenuta economica di molte famiglie potrebbe portare, infatti, ad un ulteriore incremento di richieste di case popolari, quindi con canoni d’affitto più bassi, rispetto ad una graduatoria attuale con oltre 200 famiglie in attesa di risposte non semplici da fornire. Una graduatoria composta inizialmente da 260 famiglie (di cui circa 50 hanno ottenuto una casa) che, comunque, scadrà nel prossimo mese di ottobre. Ed è per questo motivo che l’Arengo ora sta accelerando per arrivare a settembre ad approvare il nuovo regolamento – sulla scia della specifica legge regionale – per poi avviare tutta la procedura, che comunque richiederà diversi mesi, per un nuovo bando e una nuova graduatoria.

 

Con la scadenza in arrivo per l’attuale graduatoria finalizzata all’assegnazione di alloggi popolari alle famiglie a più basso reddito,  prevista per il prossimo mese di ottobre, ora l’Arengo  sta seguendo attraverso gli uffici per le politiche sociali, sotto la supervisione del sindaco Fioravanti e dell’assessore Brugni, la pratica per arrivare a settembre all’approvazione del nuovo regolamento in materia in consiglio comunale. Un regolamento che, datato 2009, deve essere adeguato alla nuova legge regionale in materia e servirà a consentire lo sblocco di un nuovo bando e, quindi, la formazione di una nuova graduatoria entro il 2021. Graduatoria che potrebbe essere ancor più corposa  rispetto a quella attuale proprio per gli effetti della pandemia sui redditi delle famiglie e, quindi, sull’ampliamento della fascia dei cosiddetti nuovi poveri. Considerando che l’Arengo potrà graduare i punteggi anche in base a criteri come la presenza di anziani, di giovani, di persone con disabilità e altri parametri.

 

Per tamponare l’emergenza alloggi in città, a fronte di una lista di 260 famiglie richiedenti nella graduatoria che ad ottobre scadrà (con una cinquantina di queste famiglie che hanno trovato una sistemazione), ovviamente manca una adeguata disponibilità di appartamenti. Sotto questo aspetto, in ogni caso, si sta lavorando su un duplice fronte: la realizzazione di nuovi alloggi a Pennile di sotto (in fase di completamento) e a Monticelli con i famosi 27 appartamenti in fase di sblocco e parallelamente i recenti appalti di lavori di manutenzione straordinaria da parte dell’Erap delle abitazioni che nel frattempo si sono liberate per scelta o per revoche agli inquilini per vari motivi.  Per quel che riguarda la zona di Pennile di sotto,  proprio alla fine dello scorso anno l’Erap aveva sbloccato il bando per l’appalto dell’ultimo intervento relativo alla realizzazione di 52 alloggi in via Umbria. Lavori per i quali era stato previsto un investimento di 3,2 milioni di euro derivanti dalle risorse rese disponibili nel corso degli anni nell’ambito del vecchio Contratto di quartiere del ’97.

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