monticelliL’obiettivo è realizzare gli attesi 27 alloggi popolari a Monticelli, ipotizzati con il Contratto di quartiere di oltre 20 anni fa, nel 2022. Un obiettivo indipensabile per tamponare le crescenti richieste di case da parte di famiglie con redditi medio-bassi in cerca di sistemazione, pur dovendo fare i conti con una serie di passaggi procedurali. Per questo motivo, proprio nel Piano di gestione dell’Arengo, d’intesa con Regione ed Erap, è stata indicata nel 2022 la possibile dichiarazione di agibilità definitiva degli attesi 27 appartamenti, seguendo un iter che prevede proprio in questo periodo la definizione delle procedure di appalto per poi partire dal 2021 con il cantiere.

 

Nove anni sono lunghi. E, nel frattempo, tante cose sono cambiate, anche a livello procedurale, normativo ed economico. Ma negli ultimi due anni il discorso è stato ripreso dall’Arengo – che ora sta seguendo la questione col sindaco e con l’assessore Gianni Silvestri – in stretta collaborazione con l’Erap e la Regione, per sbloccare una volta per tutte questi 27 alloggi popolari rimasti al palo dal 2011 ad oggi. Si è ripartiti da un’analisi del progetto per delle modifiche, sulla base anche del protocollo d’intesa a suo tempo sottoscritto tra Comune e Ministero delle infrastrutture e la dotazione finanziaria garantita per 3 milioni di euro. Dotazione che, però, a seguito di una prima gara di appalto andata deserta nel 2012, si è ritenuto di dover integrare con 1,3 milioni di euro per consentire l’effettiva realizzazione delle nuove abitazioni popolari. Alloggi attesi come manna dal cielo dalle numerose famiglie in graduatoria.

Per la precisione, la procedura che conduce alla gara d’appalto per la realizzazione di questi 27 nuovi appartamenti nel quartiere di Monticelli sembra in discesa dopo che la giunta regionale nella fase finale dello scorso anno ha approvato la richiesta di Erap Marche di poter utilizzare i proventi delle vendite di altri alloggi per una somma pari a 554.000 euro che consentirebbe le nuove costruzioni. Una somma a cui andrà ad aggiungersi la già prevista compartecipazione del Comune di Ascoli. Partendo, ovviamente, dalla base dei 3 milioni di euro già messi a disposizione dal Ministero delle infrastrutture sulla base del vecchio Contratto di quartiere.  Per quanto riguarda la progettazione, era stata coinvolta, già alla fine del 2018, anche la Scuola di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” di Unicam, attraverso una nuova convenzione con la quale si stabiliva che il Comune avrebbe acquisito la progettazione esecutiva eseguita da Erap ed Unicam, comprensiva del programma di sperimentazione, impegnandosi a svolgere le funzioni di stazione appaltante e provvedere a tutte le attività propedeutiche alla  realizzazione dell’intervento. E proprio in questa fase è previsto l’aggiornamento della situazione dal punto di vista progettuale e a seguire l’avvio delle procedure di gara.

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