Per i terremotati, Natale senza camini

Una fiamma diversa per riscaldare i cuori degli sfollati

di Cosimo Angelo Bleve

“Il Natale sarà un po’ anormale non potendolo festeggiare ognuno davanti al proprio camino”, così ha risposto Arianna, una cittadina di Arquata impegnata con la pro loco del proprio paese. Al momento nella città di Arquata, completamente evacuata, dopo la scossa di 6.5 del 30 ottobre, non è stata organizzata nessuna iniziativa, sembra improbabile riportare gli sfollati in quell’area, visto che nessuna delle chiese è agibile e che la terra trema ancora. La cosa è resa ancora più difficile dalle prime nevicate, così ognuno festeggerà il natale nel luogo in cui è stato alloggiato.

“Forse – risponde l’ufficio del sindaco di Arquata – si cercherà di organizzare qualcosa nei luoghi dove sono presenti i nostri cittadini”.

Sicuramente un Natale non all’insegna del calore del camino, ma riscaldato da valori diversi, come quello della solidarietà. La festa non sarà offuscata dalle tante luci e dai colori, emergeranno , invece, auguri sinceri, di nuova speranza, in cui si avrà il coraggio di guardare nel volto l’altro. Il presepe non sarà una stalla costruita in modo artificiale, ma la realtà di paesi distrutti e di cuori affranti, molto simili a quella stalla in cui Gesù scelse di nascere. La festa sarà segnata dal pensiero dei “tuoi” che non ci sono più e dai “tuoi” che sono ancora lì. Numerose le iniziative: Un regalo di Natale per i bambini terremotati promosso da Europa cultura dipartimento Italia; i prodotti di Norcia in vendita in un box per aiutare i piccoli agricoltori della Valnerina.

Intanto, il 25 dicembre, la palestra del centro sportivo dell’Agraria di San Benedetto del Tronto si trasformerà in una grande sala da pranzo che accoglierà più di trecento persone, tra cui anche alcuni terremotati che hanno scelto di non essere ospitati in albergo. L’iniziativa è promossa dal Centro di Solidarietà di Porto d’Ascoli insieme alla parrocchia del quartiere anch’essa resa inagibile dal terremoto, con il patrocinio del comune di San Benedetto del Tronto. All’evento parteciperanno anche alcuni detenuti della casa circondariale di Teramo, che attraverso l’associazione Il Germoglio, offriranno il loro contributo in vista di una reintegrazione nella società.

 

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