Nazzareno Luzi - foto tratta dal profilo Facebook del noto artista ascolano

Nazzareno Luzi – foto tratta dal profilo Facebook del noto artista ascolano

Avranno luogo oggi alle ore 15 le esequie dell’artista ascolano Nazzareno Luzi, noto come Nazza Luzi, deceduto nella giornata dello scorso 24 dicembre, partendo dall’ospedale Mazzoni per la chiesa del civico cimitero dove verrà celebrato il rito funebre. “Nazzareno Luzi – come ricorda il movimento “Ascolto & Partecipazione” – era nato ad Ascoli Piceno nel 1939. La sua passione per l’arte lo porta fin da giovane a frequentare i corsi tenuti dal pittore Dino Ferrari presso il Palazzetto Longobardo di Ascoli che mettono subito in luce le sue doti pittoriche con forte predilezione per la linea surreale. Negli anni 60/70 fa parte di diversi gruppi culturali fino a formare nel 1973, con altri pittori, il Gruppo Operativo Immanentista che lo vedrà esponente fino agli ultimi anni ’90. Nel periodo di appartenenza al gruppo porta avanti, contemporaneamente agli altri artisti, esperienze, oltre che pittoriche, scultoree e di arte applicata. Nazzareno Luzi contribuisce alle diverse evoluzioni dell’indagine artistica del Gruppo con la propria individualità che riesce a mantenere pur avendo un contatto diretto e continuo con gli altri componenti attraverso uno scambio, una consultazione continua e anche, sulla elaborazione di temi comuni. Dagli anni 2000 l’artista volge la sua attenzione verso l’elaborazione di opere attraverso la definizione di forme geometriche essenziali, concepite come corpi plastici, rivestite di colori primari che presenta sotto il titolo “Rappresentazione Progettata” nella costante direzione di integrazione tra astrazione e figurazione tipica della ricerca immanente. Ha pubblicato diversi testi con il Gruppo Immanentista ottenendo nel 1983 il Premio Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il saggio “Pittura Immanente”. Le più sentite condoglianza alla moglie e ai parenti tutti, oltreché dal movimento “Ascolto & Partecipazione anche dalla redazione della Gazzetta di Ascoli.

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