OlimpiaDa 10 associazioni del terzo settore, con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Ascoli nella veste di capofila, parte il progetto per un servizio di trasporto sociale a disposizione di tutte le persone  fragili, dagli anziani alle persone con disabilità di vario genere. Con il coinvolgimento del Gruppo di volontariato della protezione civile dell’Arengo. Il progetto, denominato “M’app”, consiste proprio nel garantire un costante servizio di trasporto sul territorio comunale per le persone con fragilità nella quotidianità ma anche con trasporto speciale in caso di emergenze e calamità, prevede un investimento di 425mila euro (con un finanziamento di 340mila euro della Fondazione Carisap e i rimanenti 85mila euro a carico dei partner dell’iniziativa). Il progetto si svilupperà nell’arco di 24 mesi. La proposta progettuale presentata dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti e dagli altri partner alla Fondazione Carisap intende rispondere, di fatto, al bisogno emergente di trasporto sociale nel territorio. Gli obiettivi generali del progetto sono sostanzialmente tre: attivare un servizio territoriale di trasporto sociale con lo scopo di prevenire i processi di esclusione garantendo l’inclusione sociale e la partecipazione attiva di persone con disabilità e non autosufficienti; creare e consolidare partenariati pubblico privati e reti collaborative in grado di offrire una risposta “di prossimità” proprio riguardo l’utilizzo del servizio di trasporto sociale e realizzare una soluzione innovativa tecnologico digitale a sostegno dell’autonomia e della mobilità e della sostenibilità economico ambientale per facilitare l’uso del servizio di trasporto. Per il progetto si andrà ad acquistare un mezzo elettrico per il trasporto di persone con il quale si effettuerà il servizio in base alle varie esigenze che emergeranno. Ma il progetto “M’app” intende mettere in campo, grazie alla presenza e  il coinvolgimento anche del Gruppo comunale di protezione civile, anche un fuoristrada dotato di tutto l’equipaggiamento necessario per l’evacuazione delle categorie fragili della popolazione in caso di eventi calamitosi. Un supporto importante, se non addirittura fondamentale, per riuscire magari a salvare diverse vite umane nel caso di terremoti o altre tipologie di calamità che possono essere letali per le persone con difficoltà di muoversi in autonomia. Tutto il progetto si svilupperà nell’arco di 24 mesi.

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