Nuova scuola MorescoDopo circa due anni di lavori, realizzati in tempi difficili, tra pandemia e guerra, giunge a conclusione la costruzione della nuova scuola di Moresco che ospiterà il Polo per l’infanzia, e che sabato 10 settembre sarà inaugurata. Il Polo per l’infanzia di Moresco è stato inserito alla fine del 2019 dalla Regione Marche nella Rete scolastica regionale, che riconobbe – su richiesta congiunta della dirigente scolastica Annarita Bregliozzi e del Consiglio di istituto dell’I.C. Pagani di Monterubbiano insieme al sindaco del Comune di Moresco Gianfelice Angelini – una realtà di servizi per la prima infanzia, costituita dalla sezione Primavera (per bambini da 24 a 36 mesi), dal centro giochi e famiglie e dalla Scuola dell’infanzia, che convivevano e cooperavano oramai da molti anni. Era infatti il 2007 quando l’allora Dirigente scolastica Andreina Mircoli e il sindaco di Moresco Amato Mercuri avevano condiviso il progetto di istituire la neonata sezione Primavera, stipulando una convenzione che dava origine ad un servizio educativo che – negli anni- avrebbe condiviso non solo gli spazi ma anche un progetto educativo con la scuola per l’infanzia del Pagani di Monterubbiano. La struttura scolastica, però, risaliva agli anni cinquanta e li dimostrava tutti. Non solo dal punto di vista della sicurezza sismica, ma anche rispetto all’efficienza energetica. Ecco allora che le amministrazioni di Moresco che in questi ultimi anni si sono avvicendate hanno dimostrato di credere nella scuola più di ogni altra cosa, iniziando a progettare una nuova sede che – con il sindaco Massimiliano Splendiani – riescono ad ottenere un sostanzioso finanziamento che consente di definire un progetto moderno, innovativo e rispettoso dei principi di non consumo del suolo e di efficienza energetica (edificio ad “energia quasi zero”, con cappotto termico e riscaldamenti a terra), ma anche inserito in maniera armonica nel territorio di cui richiama le forme con i 7 volumi aggettanti che si “staccano” dalla facciata bianca – guardando alla celebre torre eptagonale- e i colori – che rimandano alla terra in tutte le sue sfumature. Il progetto dell’ingegnera Caterina Manfrini, che ha immaginato una scuola moderna, efficiente dal punto di vista energetico, si dimostra anche attento alle esigenze della didattica nella distribuzione degli spazi interni – ampi, luminosi, funzionali- e di quelli esterni, che consentiranno alle docenti ed alle educatrici di continuare i progetti già avviati di outodoor education, con un giardino, ma anche un orto ed addirittura un percorso sensoriale destinato alla formazione globale dei bambini della fascia 0-6. Un progetto innovativo realizzato dall’impresa costruttrice, capitanata da Luigino Mannocchi, che ha portato a termine l’intervento nel migliore dei modi riuscendo anche a rimanere nei limiti del finanziamento (di circa 700.000 euro più iva), nonostante le difficoltà incontrate in questi anni, per il caro materiali e la difficoltà di approvvigionamento degli stessi (sia conseguentemente alla pandemia, che al conflitto russo-ucraino, che al boom del 110%), sebbene allungando (seppur di poco) inevitabilmente le tempistiche rispetto a quelle previste. E finalmente il 14 settembre i primi bambini – 27 iscritti alla sezione primavera e al centro gioco e 16 alla scuola dell’infanzia – inizieranno il loro percorso formativo ed educativo.

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