Spanorama-ascoliembra sempre più complicato, per molti ascolani proprietari di appartamenti o immobili riuscire a sbloccare le pratiche per cogliere l’occasione dell’ecobonus al 110%. A rendere il tutto un percorso ad ostacoli è una serie di criticità importanti come l’incredibile aumento dei prezzi delle materie prime, ma anche la grande difficoltà di reperire  progettisti e soprattutto imprese disponibili. Tutto ciò considerando che l’attuale scadenza per la conclusione dei lavori è fissata per la fine del 2023. Anche se, secondo i rumors, appare possibile una eventuale proroga per non lasciare, a livello nazionale, troppi cittadini esclusi da questa opportunità di valorizzazione dei propri immobili con una riduzione dell’impatto ambientale. Sul fronte dei numeri, dagli uffici comunali preposti – coordinati dal dirigente Ugo Galanti – emerge che nel primo trimestre del 2022 sono stati circa 100 i cantieri autorizzati, mentre circa altri 300 erano stati sbloccati nel 2021. Mentre sono ormai quasi 2mila le richieste di accesso agli atti da parte di cittadini o amministratori di condominio per poter provare a programmare gli interventi di efficientamento energetico degli edifici. Non va, infine, dimenticato anche il rischio legato attualmente alle cessioni di credito con gli istituti bancari, con il punto interrogativo di eventuali interruzioni dei lavori per l’incremento dei costi a causa proprio dei prezzi del materiale e altri fattori. Problema a cui si aggiunge anche la difficoltà delle imprese di riuscire a trovare il personale necessario per poter accettare altri incarichi oltre quelli assunti finora.

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