Presentazione dossier capitale culturaE’ arrivato il giorno della presentazione – questa mattina – del dossier per la candidatura di Ascoli a Capitale italiana della cultura per il 2024. In lizza ci sono altre 22 domande tra città e unioni territoriali, realtà di medie-piccole dimensioni. Il Comune ha inviato il dossier al Ministero della cultura lo scorso 19 ottobre e ora c’è da attendere fino al prossimo 18 gennaio 2022 per la valutazione e la selezione da parte della commissione preposta dei dieci progetti finalisti. “La cultura muove le montagne” è il claim scelto per rappresentare una visione metromontana che coinvolge tutto il territorio piceno, con particolare attenzione alle aree interne.  Presenti all’illustrazione del progetto, oltre al sindaco Fioravanti, l’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini e l’assessore comunale alla cultura Donatella Ferretti, il dirigente Loris Scognamiglio e per il team di progettazione Giorgio Bisirri ed Elisabetta Mariani. Presenti anche rappresentanti dell’imprenditoria e soci del comitato  “Ascoli & Piceno 2024” quali Battista Faraotti e Laura Gabrielli.

Nel dossier, si fa leva sulla potenza della cultura, come trasformazione, come forza propulsiva, come incentivo alla creatività, al cambiamento continuo verso il nuovo, il meglio, come collante della partecipazione della comunità e della costruzione collettiva di una città sostenibile. “A&P”  (Ascoli & Piceno) è l’acronimo del progetto, non un progetto di città ma, come ribadito dal sindaco Fioravanti, un territorio come progetto, incui il contesto urbano abbandona la sua autoreferenzialità e si apre a un dialogo di area vasta, innescando un processo innovativo in grado di fondere il ricco patrimonio ereditato dal passato con le sfide della contemporaneità, sperimentando nuove pratiche co-generative, partecipate e interdisciplinari e proponendo un percorso trasformativo fondato su politiche, programmazioni e produzioni culturali nativamente phygital (neologismo originato dalla crasi tra physical e digital, dove l’esperienza fisica viene arricchita da quella digitale attraverso uno strumento tecnologico in grado di modellare la comunicazione e la fruizione per ogni utente, supportandolo prima, durante e dopo la visita).

IL PROGRAMMA

Cinque i temi sui quali si snoda il palinsesto culturale composto da 61 iniziative che coinvolgeranno cittadini, visitatori e stakeholder, quali attori di un cambiamento condiviso, consentendo loro di divenire: 11 iniziative per “Esploratori del limite” scoprendo il connubio originale che lega cultura e scienza; 13 per “Costruttori di bellezza” ricercando l’inedito, il bello e l’utile, nell’operosità dell’ingegno e delle mani; 13 per “Ricercatori di senso” indagando noi stessi, la nostra identità, consapevoli che essa è sempre plurale e in divenire; 11 per “Custodi di futuro” alimentando una rinnovata etica della cultura, che faccia risuonare il territorio all’unisono con i Goal 2030, il Green Deal, il New European Bauhaus; 10 per “Complici di vita” sperimentando un nuovo modello di welfare culturale.

Tre gli eventi principali previsti. Innanzitutto, l’evento di apertura a dicembre 2023 dal titolo “La cultura muove le montagne” con Giovanni Allevi  e la compagnia teatrale 7/8 chili. Due giorni di eventi che invaderanno teatri, chiostri, locali e spazi pubblici, in cui artisti ed esperti ci guideranno alla scoperta dei cinque filoni narrativi del progetto. Poi, entro il 2024, il main event “Socievolezza”, a cura di Nomas Foundation, con una mostra diffusa che vedrà protagoniste 53 opere di artisti nazionali e internazionali quali Marina Abramovic, Maurizio Cattelan, Julian Bismuth, Kapwani Kiwanga, Micol Assael, Jimmie Durham, Braco Dimitrijevic, Jan Peter Hammer, Sislej Xhafa, Valerio Rocco Orlando, Petrit Halilaj, Francesco Arena. Infine, a dicembre 2024,  l’evento finale intitolato “Ascoli 2030”, con una performance originale del noto produttore e musicista ascolano Dardust (Dario Faini) insieme ad Alessandro Sciarroni.

Testimonial a sostegno della candidatura di Ascoli a capitale italiana della cultura è Franco Arminio, scrittore, poeta, regista e “paesologo” che ha scritto anche l’introduzione del dossier.

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