di Luca Marcolini

 

mappa-amministrativa-della-regione-italiana-marche-79851594Tanto rumore per nulla. O, forse, per quella che si può definire la classica – e in questo caso campanilistica – “coda di paglia”. E soprattutto, un “al lupo, al lupo” del tutto ingiustificato, quello lanciato dal Comune di Pesaro sulla questione della candidatura ascolana a Capitale italiana della cultura 2024, con l’indice puntato sul sostegno subito garantito dalla Regione Marche. E, va ricordato, parliamo di cultura e, almeno stavolta, lasciamo fuori la politica (che in questo contesto non interessa a nessuno).

Un allarme e una polemica del tutto ingiustificati, ripetiamo, se solo si pensa che, come avvenuto anche nei mesi scorsi nel caso della candidatura di Ancona, per ricevere l’eventuale sostegno della Regione Marche, finora era stato sempre necessario inoltrare una specifica, formale richiesta. Così come ha fatto il Comune di Ascoli.

Nel caso del sostegno ad Ancona – sempre da parte di Acquaroli e l’assessore Latini – solo qualche tempo fa, però, nessuno aveva sollevato polveroni o puntato l’indice per la dimenticanza nei confronti, ad esempio, dell’altra città marchigiana candidata Capitale italiana della cultura per il 2022, ovvero Fano. Questo perché Fano, correttamente, sapeva di non aver presentato – nella fase preliminare – la richiesta di sostegno alla Regione ed è stata poi esclusa dalla fase finale. Ma non per questo ha scatenato la polemica per il sostegno della Regione ad Ancona…

La polemica… non richiesta

Perché Pesaro non ha ricevuto il sostegno della Regione fino a ieri? Semplice: perché non aveva inoltrato una richiesta ufficiale in tal senso. Ma l’Amministrazione comunale pesaerese si è ugualmente scatenata contro la Regione e il suo sostegno ad Ascoli, senza preoccuparsi prima di mettersi dalla parte della ragione, ovvero di aver inviato una richiesta per vedere se eventualmente sarebbe stata bocciata o ignorata. Ed ecco che, quando tale richiesta è stata formalizzata, la Regione ha puntualmente risposto positivamente anche agli amministratori comunali pesaresi. Forse troppo intenti ad alzare il polverone per pensare subito a richiedere ufficialmente il sostegno.

La candidatura meridionale indigesta

Ma forse, a dare parecchio fastidio al nord delle Marche, è stata la scelta di Ascoli – città del sud della regione, quella che quando era terremotata veniva sconsigliata da qualcuno ai tour operator come mèta turistica – di scendere in campo per questa importante candidatura dopo aver con molta eleganza già fatto un passo indietro, nel 2020, per lasciare spazio ad Ancona e Fano. E sospendendo il percorso con l’intenzione già annunciata di riprenderlo appena sarebbe stato possibile. Ovvero adesso, per il 2024.

Sì, perché anche tra le candidature per il 2022 c’erano due città marchigiane, ovvero Ancona e Fano, ma nessuno – almeno a memoria d’uomo – ha criticato o osteggiato questa duplice candidatura regionale. Come del resto accade spesso anche in altre regioni. Ma stavolta, invece, il passo avanti fatto da Ascoli – che di storia e cultura ne ha sicuramente in abbondanza – ha subito allarmato qualcuno. Forse perché una città del sud delle Marche si è permessa di aspirare legittimamente ad una candidatura?

Pesaro ha già un riconoscimento Unesco per la musica, ha annunciato in precedenza la sua candidatura anche a Capitale europea della cultura per il 2033… di che preoccuparsi dunque?

E adesso, dopo aver proceduto alla semplice ma necessaria richiesta, ha ottenuto anche il giusto e doveroso sostegno della Regione Marche (come riportiamo sotto). Senza polemiche e senza sgambetti.

A questo punto, l’auspicio è che si dia spazio solo ai progetti e alla concorrenza leale tra le proposte che sia Ascoli che Pesaro sapranno proporre per mettere in vetrina, in ogni caso, l’intero territorio regionale. Perché la cultura è anche e soprattutto una questione di rispetto (del patrimonio, delle idee, della storia, dei territori).

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Il comunicato della Regione Marche per il sostegno a Pesaro:

Ed ecco il comunicato con il quale la “Regione Marche sostiene la candidatura della città di Pesaro a Capitale Italiana della Cultura per il 2024”. “Il presidente Francesco Acquaroli e l’assessore alla Cultura Giorgia Latini – si legge – hanno risposto ieri alla richiesta del sindaco Matteo Ricci di sostenere la candidatura della sua città”. “Apprendiamo con soddisfazione della candidatura di Pesaro al titolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2024 – queste le parole della missiva –. Nella sua singolarità, la città di Pesaro rappresenta un simbolo di richiamo della nostra regione, un capoluogo che sa attrarre, che si declina nella bellezza e multiformità del suo territorio, coniugando storia, architettura, musica e una solida e variegata tradizione sportiva che la rende bandiera della nostra regione. L’identità culturale di Pesaro è di indiscutibile rilevanza e in tal senso, è paradigmatico il meritevole distintivo come “Città Creativa per la musica Unesco” conseguito nel 2017, giacché la cultura musicale esprime la vera vocazione della città. Per questo ambizioso obiettivo al quale la sua città si candida, non potrà mancare il sostegno della Regione Marche, in un percorso che arricchirà la città di Pesaro e l’intero territorio marchigiano di ulteriore prestigio e visibilità. Non mancherà occasione, nei tempi e nelle modalità che saranno ritenuti più congrui, di ragionare e condividere in merito alle progettualità da individuare, per avviare una collaborazione, che rappresenti un sistema di cooperazione istituzionale foriero di grandi iniziative e risultati per la nostra regione”.

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