piazza romaSono 98 le attività che hanno richiesto l’utilizzo di suolo pubblico, raddoppiato e gratuito, sulla base delle nuove linee guida predisposte dall’Arengo per fronteggiare la ripartenza dopo il lockdown per il Coronavirus. Un numero importante di richieste arrivate sulla scorta della necessità di poter rispondere alle prescrizioni del distanziamento e garantirsi comunque la possibilità di restare a galla sfruttando gli spazi aperti. Una conferma in tal senso arriva dai dati elaborati dal portale Su-Ap, a cura del Servizio attività produttive del Comune di Ascoli, che (facendo riferimento al periodo dal 18 aprile a ieri) e che, nello specifico, registrano 98 istanze pervenute con 60 autorizzazioni già rilasciate e 38 richieste in corso di istruttoria.  Dato che conferma l’attuale utilizzo di suolo pubblico, secondo le nuove linee guida, da parte di 60 attività. Considerando che le domande potevano e possono essere presentate da pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, esercizi di commercio al dettaglio e attività artigianali e di servizio. Mentre altre 38 sono in attesa di ottenere l’autorizzazione.

 

Le 98 richieste rappresentano un segnale forte che lascia capire quanto abbiano puntato proprio sugli spazi all’aperto gli esercizi pubblici ascolani per poter reggere l’urto del Coronavirus dal dopo lockdown ad oggi. Una vera e propria ondata di richieste che ha avuto già una risposta positiva per 60 dei progetti presentati. In attesa, invece, altre 38 proposte. Fatto sta che il centro storico ascolano è stato di fatto ridisegnato, con arredi e tavoli in ogni possibile zona fruibile e anche con provvedimenti sulla viabilità e la sosta anche in parte riadattati proprio per consentire alle attività commerciali di poter beneficiare di queste estensioni a cielo aperto. In tanti, dunque, sono già da tempo partiti sulla scia delle nuove linee guida volute dal sindaco Fioravanti e dall’assessore Stallone in raccordo con il collega Silvestri (che ha la delega all’arredo urbano). Tra quelli in attesa di risposta, invece, ci sarebbe qualcuno che nel frattempo avrebbe preferito chiudere per ferie non potendo lavorare adeguatamente senza l’ampliamento esterno.

Share Post
No comments

LEAVE A COMMENT