spiaggia sul CastellanoLa spiaggetta sul Castellano dovrà essere frequentata nel pieno rispetto delle prescrizioni per il Coronavirus al pari delle spiagge libere sulla costa. Anche l’Arengo, dunque, si ritrova a dover gestire le prescrizioni definite per gli stabilimenti balneari e le aree non a pagamento. Una situazione che potrebbe apparire paradossale, ma che in realtà vede l’ente obbligato a far rispettare tutte le regole previste in riviera in relazione alla spiaggia fluviale lungo il Castellano, omologabile tra le cosiddette spiagge libere.  Ed ecco, quale primo provvedimento adottato proprio per il ruolo di responsabile dell’area balneabile del torrente l’affidamento dell’installazione di 4 cartelli segnaletici, in altrettanti punti, per informare cittadini e visitatori sul rispetto delle regole stabilite dalla Regione Marche proprio per le spiagge marchigiane, dal distanziamento al divieto di assembramenti e quant’altro. E questo presume anche l’effettuazione anche di eventuali controlli a campione per sanzionare poi gli eventuali trasgressori, così come può succedere anche nelle spiagge marine. Proprio nel decreto della giunta regionale del maggio scorso sono state definite le linee guida operative per la prevenzione, la gestione, il contrasto e il controllo dell’emergenza Covid19 negli stabilimenti balneari e nelle spiagge libere. Un decreto che ha stabilito che  “i Comuni, all’interno delle spiagge libere dovranno garantire l’adozione di misure di mitigazione del rischio analoghe a quelle previste per gli operatori-gestori degli stabilimenti e il rispetto delle misure di mitigazione di rischio da parte dei bagnanti”. Un contesto nel quale, alla luce di una delibera della stessa giunta regionale del 2016 che definiva “acqua di balneazione quella nella zona del Castellano all’altezza di Porta Cartara in corrispondenza della Cartiera papale”. L’Arengo, preso atto del doversi fare carico della gestione del rischio nell’area dichiarata balneabile sul Castellano, ha deciso di intervenire innanzitutto con l’installazione di quattro  paline segnaletiche lungo il tratto interessato dalle disposizioni regionali. Una decisione che servirà ad informare innanzitutto a tutti i frequentatori della spiaggia ascolana sul torrente riguardo tutte le prescrizioni da rispettare in base a quanto stabilito per l’emergenza Coronavirus, quindi dal distanziamento al divieto di assembramenti e quant’altro. E chiaramente, in caso di controlli, il rischio per ascolani o visitatori che non rispettassero le regole sarebbe quello delle sanzioni. Insomma, la spiaggetta fluviale ascolana dovrà adeguarsi in tutto e per tutto alle stesse regole valide per la vicina riviera sambenedettese. Una spiaggia ascolana che, tra l’altro, proprio nelle intenzioni dell’Arengo espresse all’interne del Piano di rilancio per l’economia, il commercio e il turismo in città veniva individuata come un punto di riferimento tra quelli da valorizzare adeguatamente. , Ovvero puntando su quella che rappresenta l’unica realtà fluviale balneabile delle Marche. Un discorso che si aggancia anche al più lungo percorso del parco fluviale, ma partendo anche dalla possibile attivazione di interventi e servizi che consentano la migliore fruizione delle sponde dei corsi d’acqua presenti in città da parte di cittadini e visitatori.

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