piazza arringo coronaE’ in arrivo un nuovo regolamento, in aiuto al commercio cittadino, per l’arredo urbano negli spazi aperti del centro storico. Dopo circa 5 anni e l’evolversi tutt’altro che tranquillizzante dello scenario economico, l’Arengo è pronto a cambiare le regole per l’utilizzo del suolo pubblico e gli elementi di arredo nel cuore della città. Un passo avanti ritenuto necessario dal sindaco Fioravanti, d’intesa con gli assessori al centro storico e commercio Stallone e all’arredo urbano Silvestri, per andare ulteriormente incontro alle esigenze dei pubblici esercenti, dopo una situazione fortemente condizionata dal terremoto prima e dall’emergenza Coronavirus poi. Ed in tal senso è appena stato avviato il percorso che dovrebbe portare, secondo quanto previsto dal Piano esecutivo di gestione dell’Amministrazione, all’arrivo della delibera in consiglio comunale indicativamente il prossimo 15 settembre. Con l’obiettivo di rendere un po’ meno rigide quelle regole individuate 5 anni fa, soprattutto dal punto di vista degli arredi (con la richiesta ad esempio di poter utilizzare anche fioriere e altri elementi d’immagine), pur sempre nel rispetto degli elementi architettonici. Ma, nel frattempo, il sindaco e i due assessori hanno anche avviato i contatti con la Soprintendenza per ragionare su un’ipotesi percorribile per l’utilizzo degli spazi aperti anche nel periodo più duro dal punto di vista commerciale, ovvero quello autunnale ed invernale, trovando un punto di equilibrio per alcune tipologie di strutture chiuse tipo dehors comunque non impattanti e removibili e cercando di ottenere una deroga magari già dal prossimo mese di novembre.

La decisione di andare a rimettere le mani all’attuale regolamento (approvato nel 2016) per utilizzo e arredi degli spazi pubblici all’aperto nasce da motivazioni chiare: la volontà di andare ulteriormente incontro alle attività – così come avvenuto con il provvedimento di gratuità della Tosap e il raddoppio delle superfici concedibili – considerando le diverse richieste pervenute e cercare al tempo stesso di inserire possibili arredi, come ad esempio le fioriere, che potrebbero consentire di rendere più accoglienti e gradevoli dal punto di vista estetico gli spazi utilizzati. Sempre nel pieno rispetto delle bellezze architettoniche. Il sindaco, dunque, si è messo al lavoro con Silvestri e Stallone per arrivare a definire un nuovo tessuto normativo adeguato ai tempi e all’attuale scenario commerciale. Anche per renderlo più appetibile agli occhi dei potenziali turisti. Un discorso complessivo nel quale si vorrebbe anche andare a rivalutare con attenzione, col coinvolgimento della Soprintendenza, anche l’ipotesi di un utilizzo di dehors (sempre mobili, di basso impatto e con determinate caratteristiche) per il periodo autunno-inverno). Un discorso che può andarsi a ricucire anche con il confronto già avuto dall’Amministrazione nella scorsa legislatura con scuola di design della Facoltà di architettura. Ovvero la struttura che si era già occupata dell’elaborazione del manuale di arredo urbano per il centro storico.

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