Sindaco Marco FioravantiIl sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, ha scritto al presidente della Regione Ceriscioli per sollecitare l’apertura di attività come parrucchierie e ristoranti che, stando all’annuncio del premier Conte, dovrebbero riaprire il primo giugno, con il protrarsi della chiusura per tutti maggio.  Ecco il testo della lettera inviata dal sindaco: “Egregio Presidente, Le scrivo per sollecitare una Sua anticipata riapertura di tutte quelle attività che – stante il nuovo Dpcm in vigore dal 4 maggio – sarebbero al contrario costrette a mantenere abbassate le loro serrande fino all’1 giugno 2020. Non è ammissibile che parrucchieri, barbieri, centri estetici e attività dedite alla cura della persona – che da
sempre sono tenuti a rispettare rigidi protocolli di igiene e pulizia all’interno dei propri saloni – debbano
attendere ancora un mese per la loro riapertura. Pur dovendo certamente riorganizzare la loro attività su appuntamenti, riducendo il numero di clientela e dipendenti all’interno delle varie strutture e utilizzando dispositivi di sicurezza quali guanti e mascherine, è fondamentale garantire una ripartenza di tali attività sulla base di tutti i protocolli  che il Governo vorrà indicare. Lo stesso dicasi per le attività di toelettatura: accertato come il virus non possa essere trasmesso tramite gli animali da compagnia, chiediamo che anche queste attività – nel pieno rispetto delle misure fornite dal Governo – possano tornare a lavorare in maniera anticipata rispetto a quanto previsto nell’ultimo Dpcm.

dehors-del-ristoranteFacciamo nostre anche le proteste di bar, ristoranti, pizzerie e di tutti quei lavoratori che per i prossimi giorni dovranno sostenersi solo su servizi da asporto e a domicilio. È purtroppo impensabile che – puntando esclusivamente su questa tipologia di attività – tali esercizi commerciali riescano a trovare economie
sufficienti per andare avanti. Anche per questo settore saranno necessari rigidi protocolli da rispettare: ridotto numero di clientela, utilizzo dei dispositivi di sicurezza, distanziamento tra tavoli e quant’altro il Governo vorrà decidere. Ma è necessaria una loro ripartenza. Comprendiamo come sia difficile prendere decisioni univoche per l’intero Paese, ma è inammissibile che in quelle aree in cui si è riusciti ad arginare al meglio il diffondersi del Covid-19 si debba sottostare alle stesse misure restrittive in vigore in territori duramente colpiti dall’emergenza e nei quali la situazione è ancora critica. Se così fosse, sarebbero purtroppo costrette alla chiusura definitiva tante attività del nostro territorio. Si spalancherebbero le porte al lavoro nero. Si avrebbero ripercussioni gravissime sull’intero tessuto socio-economico del nostro Paese. E si condannerebbero alla fame tante famiglie italiane. Ecco perché è necessario prendere provvedimenti in favore di tali attività, che rappresentano un volano dell’economia della nostra regione e di tutto il Paese. La loro riapertura non sarà ovviamente da intendersi come immediato ritorno alla normalità, ma potrà e dovrà essere consentita solo per quegli esercizi commerciali che saranno in grado di rispettare rigidamente i protocolli di prevenzione e sicurezza forniti dal Governo. Tutti questi lavoratori hanno accettato – seppur a malincuore – le iniziali misure restrittive messe in campo per contrastare l’emergenza Coronavirus. E lo hanno fatto con grande senso di rispetto e responsabilità. Adesso però è necessaria una loro ripartenza.
Altrimenti, una volta superata l’emergenza sanitaria, ci sarà una ben più grave crisi sociale, economica e
umana cui dover far fronte. Certo dell’attenzione che vorrà mostrare alla richiesta, Le invio i miei più cordiali saluti.

Il Sindaco, Marco Fioravanti”.

Share Post
No comments

LEAVE A COMMENT