IMG_0612Continua il nostro viaggio nel calcio a 5 ascolano questa volta ne abbiamo parlato con Andrea Orsini spaziando dal 1989 ad oggi. Trent’anni di ricordi di calcetto ascolano, ed un commento alla stagione terminata bruscamente a causa del Covid-19. Orsini apre il libro dei ricordi,“Ho iniziato a giocare a calcio a 5 nel lontano 1989 quando a 17 anni Gabriele Cinelli, pioniere e maestro del calcio a 5 ascolano, che non finirò mai di ringraziare per avermi fatto appassionare a questo sport, mi chiamò nelle giovanili di quella che al tempo era una delle squadre di calcio a 5 più forti d’Italia, la Barbagrigia Ascoli. – continua Andrea Orsini, –  Quell’anno fu fantastico poiché con l‘Under18 dopo aver vinto tutto ciò che si poteva vincere, diventammo campioni d’Italia di calcio a 5 vincendo per 5 a 3 una rocambolesca finale giocata al foro Italico contro la rappresentativa della regione Lazio, che credo anche tu ricordi molto bene! orso2Purtroppo però alla fine di quella stagione fui costretto, a causa di un grave incidente al ginocchio, a lasciare questo sport per diversi anni, fino a quando, dopo aver ripreso a giocare a calcio a 11, incontrai il mio secondo mentore, mister Stefano Schiavi, che mi convinse a riprendere ad allenarmi. Era la stagione 1999/2000, erano passati 10 anni dalla mia ultima partita a calcio a 5, e con il Piazza Immacolata dopo un paio di anni di serie D vincemmo i playoff e approdammo in C2, e lì restammo per diversi anni sfiorando 2 volte la C1 in finale playoff. – termina l’amarcord Orsini, – Poi nel 2009 arrivò il momento insieme ai miei amici Peppe Sisti, Maurizio Chesi e Stefano Albertini di creare una nostra società di calcio a 5 e lì iniziò l’avventura della Futsal Vire. Sono stato giocatore per 10 anni sotto la guida di Mister Schiavi, e devo dire che ci DSC_8282vincendo anche un campionato di serie D, poi nella stagione 2019/2020 abbiamo deciso di intraprendere un cambio generazionale ed è così che ho iniziato ad allenare la Futsal Vire e devo dire che mi diverte molto insegnare a ragazzi giovani quello che ho imparato in questi 30 anni di Futsal”.

Il campionato di Serie D, come tutti i campionati della LND, è fermo per Covid-19, come ha preso la Futsal Vire questa situazione?

“Purtroppo stiamo vivendo una situazione davvero inimmaginabile, quasi surreale, ho sperato per giorni che si potesse riprendere a giocare prima possibile, ma adesso nonostante sia molto dispiaciuto, credo sia impossibile, anche perché, sperando di non essere frainteso, ci sono problemi molto più seri da affrontare e credo che ci si debba concentrare su quelli”.

Un bilancio della Futsal Vire?

Cerimonia premiazione Futsal Vire C.R. Marche della Lnd 04.07.2017 - 2“Questo sarebbe stato un nuovo anno zero per noi, la squadra è stata completamente rinnovata con l’innesto di tanti giovani, ed essere arrivati a dicembre a due punti dalla vetta e qualificati alle Final Four di coppa marche a Cerreto d’Esi, è stato un traguardo sorprendente ma che sinceramente speravo di raggiungere. Poi per varie vicissitudini, nel mese di Gennaio abbiamo avuto un calo, ma ci saremmo ripresi presto se il campionato non avesse subito lo stop per i motivi che ben conosciamo”.

Come ha visto il girone e la qualità del campionato?

“E’ un campionato per me molto avvincente, anche perché è il mio primo anno da allenatore. Le squadre che si giocano o forse dovrei dire si sarebbero potute giocare la vetta sono 3 o 4, ed altre 5 o 6 avevano la possibilità di fare i playoff, qualcuna si è persa per strada, ma con 7 gare ancora da disputare i punti in palio avrebbero potuto modificare molto l’attuale classifica. Mi piace ricordare inoltre che il nostro girone, avendo avuto una squadra alle Final Four di Coppa Marche, ha dimostrato di essere uno dei più competitivi”.

La squadra rivelazione o la sorpresa?

“La squadra che mi è piaciuta più di tutte è il Sangiorgio, completa nell’organico e molto ben preparata atleticamente e tatticamente”.

Qual è stato il giocatore rivelazione?

“Ce n’è più d’uno e senza dubbio è tra i miei ragazzi, alcuni molto giovani mi hanno davvero meravigliato, sia tecnicamente che tatticamente, in pochissimo tempo hanno dimostrato eccellenti capacità di apprendimento dei fondamentali, sono molto contento di poter lavorare con loro”.

Come vede il futuro del calcio a 5?

“A me ha fatto molto piacere sentire che tante squadre di calcio professionistico hanno iniziato ad interessarsi al calcio a 5, il progetto Futsal in Soccer, promosso dal presidente della Divisione Montemurro, ha avviato una nuova fase per il calcio a 5, e il modello Spagnolo è la dimostrazione che il connubio tra questi due sport sarà un importante veicolo per lo sviluppo del Futsal. Riguardo all’attuale situazione, ed in particolare al nostro campionato, spero che a settembre si possa ripartire e che la Lega faccia in modo che nessuna squadra dilettantistica sia costretta a rinunciare al campionato”.

Voi avete spesso fatto l’elastico tra c2 e D, che differenze ci sono tra i vari campionati?

“Ogni campionato ha il suo fascino, dipende tutto dalle aspettative della società, noi siamo sempre stati ai vertici di campionati di serie D, e con poche risorse ma tanti sacrifici siamo riusciti anche a vincere, è una soddisfazione unica, una gioia indimenticabile, ma è chiaro che puoi lottare solo per due traguardi. Il salto di categoria invece prevede anche un salto di livello da parte di tutti, società, dirigenti, allenatore e giocatori, è più stimolante, ci sono più obiettivi, ma anche impegni maggiori, non ti nascondo che personalmente, ora più di prima, mi piacerebbe lottare per qualcosa di più della vittoria del campionato di serie D. Ringrazio la redazione dsportiva della Gazzetta di Ascoli con la speranza di tornare al più presto nei palazzetti a gioire delle emozioni che il nostro sport sa regalarci, mando un saluto a tutti gli appassionati di Futsal e a tutti i lettori della Gazzetta di Ascoli”.

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