Maxi-sequestro di sigarette di contrabbando, tra gli arrestati anche un’ascolana

C’è una donna ascolana di 58 anni tra le tre persone arrestate dalla Guardia di finanza per contrabbando di quasi 20.000 stecche di sigarette custodite in un capannone nella zona industriale di Fermo. Agli arresti, i finanzieri sono arrivati a seguito dei controlli su un  furgone, nel Casertano, che trasportava circa 25.000 pacchetti di sigarette di contrabbando. Il controllo  è avvenuto lungo l’asse autostradale A1, in provincia di Caserta, dove i finanzieri hanno intimato l’alt al furgone alla cui guida si trovava un 36enne  napoletano pregiudicato. I finanzieri hanno rinvenuto nel vano di carico numerosi colli, apparentemente contenenti stufe e termosifoni, riportanti indicazioni del prodotto in lingua polacca, al cui interno erano, però, occultate le stecche di sigarette di contrabbando per un peso complessivo pari a 480 chilogrammi. La perquisizione all’interno dell’abitacolo ha consentito, poi, di rinvenire un ticket autostradale, dal quale è stato possibile ricostruire la provenienza del carico, ovvero un deposito nella zona industriale di Fermo che è stato localizzato attraverso  il sistema gps e sottoposto a perquisizione ieri mattina. All’interno di ulteriori imballaggi per termosifoni sono stati rinvenuti 3.307 chili di “Marlboro Gold” e “Regina” di contrabbando, pari a 15.188 stecche. Sono stati, quindi, identificate e arrestate le tre persone responsabili della custodia della merce illegale tra cui, oltre all’ascolana di 58 anni, un uomo ucraino di 51 anni e una donna russa di 46 anni. Il valore complessivo delle sigarette sequestrate avrebbe consentito agli indagati guadagni stimabili in oltre 700 mila euro.

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