Case, uffici e negozi in cinque zone tra la stazione e la sede dell’Aci

Saranno cinque le zone su cui si potrà andare a costruire, nell’area del Centro direzionale (tra la stazione ferroviaria e la sede dell’Aci) a Porta Maggiore, per la realizzazione di nuove abitazioni ma anche di uffici e negozi. Con l’adozione del Piano attuativo, portato in giunta dall’assessore all’Urbanistica Lattanzi nello scorso mese di aprile, ora si definiscono zona per zona le tipologie di ciò che si potrà andare a realizzare sia come destinazione che di volumetrie. Un Piano che, come già anticipato, porterà nuove costruzioni o ampliamenti per circa 60.000 metri cubi tra case, uffici, attività commerciali ed eventuali attività alberghiero-ricettive. Le nuove palazzine che si potranno realizzare non dovranno superare i 21 metri di altezza e dovranno essere distanti almeno 10 metri l’una dall’altra.

 

Per i nuovi insediamenti da realizzare nella zona del Centro direzionale, sono 5 le zone individuate, andando dalla stazione ferroviaria fino alla palazzina che ospita l’Automobil club. Per quanto riguarda la prima zona, si consentirà di costruire appartamenti (quindi solo edilizia residenziale) per complessivi 10.724,60 metri cubi, Nella seconda zona, invece, sono previsti 3.300 metri cubi utilizzabili in maniera mista sia per abitazioni che per uffici e negozi. Per quel che riguarda la terza zona, con volumetrie edificabili pari a 20.500 metri cubi, si prevede un insediamento residenziale per 5.500 metri cubi cui si potranno affiancare 8.500 metri cubi di uffici e negozi e altri 6.500 metri cubi per attività alberghiero-ricettive-commerciali. Nella quarta zona, invece, con volumi edificabili pari a 21.000 metri cubi, si consentirà di costruire 15.000 metri cubi a destinazione residenziale, 2.000 metri cubi per spazi direzionali, ovvero uffici, e 4.000 metri cubi per le attività commerciali. Infine, la quinta zona destinata ad insediamenti potrà includere 6.000 metri cubi a destinazione mista residenziale, direzionale e commerciale.

 

Un quartiere nel quartiere. E’ questo, in estrema sintesi, il Piano relativo al Cento direzionale, a Porta Maggiore, che porterà nuovi insediamenti. Il lungo percorso di questa pratica urbanistica era iniziato addirittura negli anni ‘90, poi congelato per diversi anni ed infine ripreso dall’Arengo. Un lungo iter che era arrivato (dopo un rallentamento delle procedure dovuto anche al terremoto e alle sue ripercussioni sul lavoro degli uffici dell’Arengo) nella sua fase finale proprio nei mesi scorsi, con il parere positivo della Provincia, con qualche prescrizione, ed infine con l’l’adozione da parte della giunta comunale. A questo punto, trascorsi i previsti due mesi per osservazioni e controdeduzioni, si arriverà all’approvazione definitiva e poi al possibile sblocco dei cantieri. E, quindi, alla possibilità per i vari proprietari di immobili nella zona tra il piazzale della stazione ferroviaria e l’edificio dell’Automobil club, di procedere con nuove costruzioni di varia tipologia. Ma tutta questa fase operativa ricadrà, ovviamente, nella nuova legislatura.

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