Farmacia al centro commerciale, in sette ricorrono al Tar

Sette titolari di altrettante farmacie ascolane ricorrono al Tar contro la Regione, il Comune di Ascoli e l’Asur Area Vasta 5 per il provvedimento di istituzione della nuova farmacia all’interno del centro commerciale Al Battente. Un ricorso che intende richiedere l’annullamento del silenzio, ovvero ottenere una risposta dalla Regione Marche riguardo la dichiarazione di decadenza della farmacia aggiuntiva, ad Ascoli, istituita con delibera della giunta regionale nel settembre del 2012. E sulla base della quale ora il Comune di Ascoli sta procedendo con il proprio Piano delle farmacie comunali. In altre parole, le sette farmacie private ascolane che hanno deciso di ricorrere al Tar intendono ottenere la decadenza della delibera con la quale si istituiva quella ulteriore farmacia nel capoluogo piceno. E, in tal senso, ora l’Arengo ha deciso di costituirsi in giudizio per tutelare la propria posizione. Tutto parte, dunque, da quella delibera approvata dalla giunta Spacca nella quale si premetteva che “nei centri commerciali e nelle strutture con superficie di vendita superiore a 10.000 metri quadrati è possibile istituire una farmacia purché non sia già aperta un’altra farmacia a distanza inferiore a 1.500 metri”. E si faceva riferimento anche al numero di autorizzazioni sul territorio che può essere di “una farmacia ogni 3.300 abitanti”. “Il Comune di Ascoli – si legge nella delibera regionale – ha individuato quale possibile sede aggiuntiva per l’istituzione di una farmacia il centro commerciale in località Al Battente”. La Regione, nella stessa delibera, dichiara di aver sentito il parere dell’Asur Marche-Area vasta 5 e dell’Ordine interprovinciale dei farmacisti di Ascoli e Fermo. E in entrambi i casi, scrive la Regione, ci sono stati pareri positivi. Nella parte conclusiva, la Regione aggiungeva che avrebbe provveduto “a richiedere al Comune di Ascoli di esercitare il diritto di prelazione previsto entro e non oltre 30 giorni dalla comunicazione della delibera, pena decadenza. In caso di rinuncia o decadenza per mancato esercizio del diritto di prelazione nei termini indicati, da parte del Comune di Ascoli, la sede farmaceutica sarà considerata vacante”. Ed ora la questione finisce davanti al Tar.

 

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