Giuliano Tosti, noto e affermato imprenditore ascolano, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Mattarella l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Un prestigioso e meritato riconoscimento alle sue qualità imprenditoriali e umane e anche alla sua vicinanza al territorio. E lo stesso imprenditore ha confermato la sua grande soddisfazione una volta appresa la notizia del riconoscimento che, tra l’altro, come riportato anche dall’agenzia Ansa, ha voluto dedicare ai suoi genitori “che non ci sono più” e alla sua famiglia che è stata sempre al suo fianco in tutta la sua crescita imponente con la sua azienda, la Ciam. Giuliano Tosti, però, ha voluto anche condividere la sua gioia con il suo amico e imprenditore ascolano Battista Faraotti che ha proposto la sua candidatura.
Ascolano, 62 anni, Tosti ha saputo portare ai più alti livelli la sua Ciam, azienda di prodotti per la cura e l’healthcare degli animali, con sede ad Ascoli e con due magazzini per 62.550 metri quadrati complessivi. La Ciam ha oggi un fatturato di 165 milioni di euro e dà lavoro a 110 dipendenti, servendo oltre 1.200 punti vendita con un catalogo di oltre 26 mila articoli.
Tosti ben voluto e molto apprezzato in città, aveva rilevato la vecchia bottega Ciam nel 1994 trasformandola poi in una delle più importanti aziende italiane nella commercializzazione al dettaglio e all’ingrosso di farmaci e prodotti veterinari e di zootecnia. Tosti ha anche saputo potenziare la presenza dell’azienda nel settore con la creazione di un centro di ricerca nutraceutico a servizio di imprese dei settori farmaceutico e veterinario e con le acquisizioni di Chemi-vit, specializzata nella produzione di mangimi e integratori, e Petreet, brand di alimenti per felini.
Tosti è stato insignito insieme ad altri 24 personalità illustri a livello nazionale come Angelini Rossi Roberto, Terziario Chimica Estero; Ballerio Rinaldo, Terziario Servizi Informatici Lombardia; Basile Giuseppe, Industria Siderurgica; Benedetti Cesare, Industria Farmaceutica; Bertelli Patrizio, Industria Moda e Abbigliamento; Bracco Ezio, Industria Impiantistica energia; Caltagirone Francesco, Industria Cementiera; Campagnolo Valentino, Industria Componentistica; Descalzi Claudio, Industria Energia; Dolce Alfonso, Industria Moda e Abbigliamento; Dossi Alberto, Industria Chimica Lombardia; Ferragamo Leonardo, Terziario Settore alberghiero; Ferrino Anna Beatrice, Industria Settore tessile; Mastroberardino Piero, Industria Enologica; Milleri Francesco, Industria Ottica; Minozzi Federica, Industria Ceramica; Moretti Vittorio, Agricoltura Viti-Vinicola; Nissim Marina, Commercio Grande distribuzione; Paone Maria Giovanna, Industria Alta Sartoria; Pavin Massimo, Industria Materiali plastici; Quadalti Senzani Luisa, Industria Meccanica; Rubini Giovanni, Terziario Ingegneristica Costruzioni; Ruggiero Laura, Industria Metalmeccanica.
Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa. I Cavalieri del Lavoro sono imprenditori, donne e uomini, insigniti dell’Ordine al “Merito del Lavoro” dal Presidente della Repubblica per essersi distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.
I requisiti tassativi per la concessione dell’onorificenza sono: la specchiata condotta civile e sociale; almeno vent’anni di continuativa, autonoma e responsabile operatività nel settore di pertinenza; l’adempimento degli obblighi tributari, previdenziali e assistenziali; l’astensione da attività economiche e commerciali lesive dell’economia nazionale.