consind_palazzoOra Piceno Consind ha affidato a un  commercialista con comprovata esperienza l’incarico di predisporre un piano di risanamento dell’ente a fronte delle criticità presenti a causa della consistente massa debitoria. A confermarlo c’è una delibera dell’8 maggio scorso, appena pubblicata sull’albo pretorio dell’ente consortile, con la quale il comitato direttivo ha deciso di affidare– ai sensi dell’art. 50 comma 1 lettera b) del D. Lgs. 36/2023– a un dottore commercialista e revisore contabile con comprovata esperienza nella materia, “l’incarico professionale finalizzato all’individuazione e messa in atto delle azioni volte al superamento delle criticità evidenziate nell’analisi dallo stesso condotta, come stabilito nella propria deliberazione n. 157 del 09/07/2024, mediante la predisposizione di un piano di risanamento dell’ente che prevede: a. elaborazione del piano di risanamento; b. trattative con il ceto creditizio finalizzato alla definizione delle singole posizioni anche attraverso singoli accordi transattivi”.  Una delibera che parla chiaro e che Piceno Consind ha ritenuto necessaria per affrontare il problema del pesante passivo che sta mettendo in difficoltà l’ente, come confermato dalla specifica relazione citata nell’atto stesso che evidenzia le criticità. Un riconoscimento, di fatto, dell’estrema necessità di intervenire per risanare la situazione economica del consorzio per l’industrializzazione che continua ad appesantirsi.

E proprio in questi ultimi giorni la situazione di Piceno Consind era stata riportata a galla anche a livello di consiglio comunale ascolano.  Nella seduta consiliare del 20 maggio scorso, infatti, il sindaco Fioravanti, nell’ambito della discussione relativa al bilancio dell’ente, aveva rimarcato: “I nostri revisori dei conti avevano timore e chiedevano un accantonamento di risorse nel nostro bilancio a fronte del rischio legato al pesante indebitamento di Piceno Consind che deve essere risanato, essendo quello di Ascoli uno dei Comuni con la quota più importantte. Abbiamo inviato al Consind una richiesta per avere il quadro della situazione e la relazione che ci hanno inviato conferma lo stato molto importante sul fronte debitorio. Mi preoccupano, ad esempio, il debito per il contenzioso per il servizio fognature nel periodo 2002-2013 di 26 milioni di euro e quello per contratti ceduti a società di recupero crediti per 12,3 milioni. Numeri che fanno tremare i polsi. Chiederemo un consiglio comunale aperto per far partecipare la città riguardo questa situazione del Consind da risanare che potrebbe compromettere il nostro bilancio sano, a danno della città. Le strade sono due: o il commissariamento o richiedere un confronto in consiglio comunale per capire se si vuole attivare un risanamento con un cronoprogramma ben preciso. Non vogliamo arrivare ad un prossimo rendiconto del nostro bilancio comunale con fondo vincolato a causa della situazione di Piceno Consind”.

E nelle ultime ore anche i consiglieri comunali di maggioranza ad Ascoli, con Premici primo firmatario, hanno presentato un’interrogazione al sindaco per capire in maniera dettagliata quale sia la situazione di Piceno Consind.

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