Maraldo lauree infermieristicaAbbattimento e contenimento delle liste d’attesa: l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli ha acquistato, per l’anno 2025, 11.804 prestazioni aggiuntive dalle strutture private accreditate del territorio. Un numero importante che consentirà una riduzione dei tempi d’attesa e che rappresenta il frutto dell’accordo raggiunto, dalla direzione dell’Ast picena con le case di cura e le strutture sanitarie, sul Piano di committenza 2025 relativamente alle prestazioni di ricovero e di specialistica ambulatoriale erogabili ai cittadini, dal mese di giugno, attraverso l’apertura da parte del Cup di agende condivise. Per l’acquisto delle quasi 12.000 prestazioni l’Ast di Ascoli ha utilizzato parte del budget ordinario dando seguito – evidenzia il direttore generale Antonello Maraldo – “alle indicazioni pervenute dai tavoli tecnici regionali relativamente all’adozione di azioni volte a ridurre e contenere i tempi di attesa per le prestazioni specialistiche”.

PRESTAZIONI ACQUISTATE DALL’AST DALLE STRUTTURE PRIVATE

L’Ast di Ascoli ha acquistato, per il 2025, grazie all’accordo siglato con le strutture private accreditate, complessivamente 11.804 prestazioni di specialistica ambulatoriale tra cui: 3.357 esami afferenti alla radiologia (Tac, risonanza magnetica e altre tipologie), 2.360 ecodoppler, 2.272 ecografie e 1.191 prime visite cardiologiche, ma anche, per le restanti, prime visite urologiche, ortopediche, dermatologiche e oculistiche, endoscopie e prove da sforzo. Le prestazioni oggetto dell’accordo sono quelle previste dal nomenclatore tariffario di specialistica ambulatoriale e sono prenotabili dai cittadini, con impegnativa del medico di medicina generale, pediatra di libera scelta o specialista ambulatoriale, attraverso il sistema unico di prenotazione (Cup) secondo agende condivise tra le parti.

“La filosofia di fondo di questo inizio del percorso direzionale – sottolinea il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo – è stata quella di cercare punti di convergenza con i soggetti istituzionali: tra essi gli erogatori privati che sono parte del sistema e che lo integrano per le funzioni assistenziali. Ho trovato terreno fertile da un punto di vista della collaborazione e della ricerca di punti condivisi. Con le risorse disponibili abbiamo individuato insieme ciò che era possibile fare e ciò che interessava, sia al sistema, sia ai cittadini. Abbiamo dunque chiuso il cerchio e confidiamo in un immediato, e dunque positivo, riscontro in termini di riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali oggetto dell’accordo. La direzione – conclude il dg – ha avviato contestualmente le interlocuzioni con i professionisti dell’azienda sanitaria ai fini, altresì, di uno sviluppo ulteriore dell’attività a totale beneficio della salute della collettività di questa azienda sanitaria”.

 

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