Foto 2 omicidio PagliareDue testimoni inchiodano Giuseppe Spagnulo e Francesco Angiulli, i coniugi ritenuti i presunti responsabili dell’omicidio di Antonio Cianfrone,  l’ex vice comandante della caserma dei carabinieri di Monsampolo ucciso a giugno dello scorso anno mentre faceva jogging lungo la pista ciclabile di Pagliare. Nel corso dell’udienza di ieri davanti ai giudici della corte d’assise di Macerata, il Pm ha chiamato a testimoniare Francesco De Palo, l’ex collega di Cianfrone: i due nel 2015, finirono al centro di una inchiesta per una presunta concussione quando erano rispettivamente il comandante e il vice dei carabinieri di Monsampolo. De Palo, rispondendo alle domande del Pm e dei difensori dei due imputati – gli avvocati Felice Franchi e Alessandro Angelozzi – ha ricostruito la personalità di Spagnulo e riferito alcuni episodi di quando svolgeva servizio lungo la Vallata del Tronto e che riguardavano l’imputato. Particolarmente significative anche le dichiarazioni rilasciate  dal secondo testimone. L’uomo ha riferito ai giudici quanto avvenne un giorno in cui si era recato al cimitero di Spinetoli per pregare sulla tomba del nonno. Stando al suo racconto, fu in quella occasione che avrebbe riconosciutoi Francesca Angiulli nella donna donna che si trovava poco distante da lui e che avrebbe sentito dire: «Cianfrone deve morire!». Una versione dei fatti ha scatenato la dura reazione della donna seduta sui banchi degli imputati che si è scagliata contro il testimone ritenendo false le sue dichiarazioni. Il processo è stato quindi aggiornato al prossimo 21 ottobre: in quella occasione veranno sentiti Francesca Angiulli e Giuseppe Spagnulo. 

Secondo quanto sostenuto dall’accusa, a sparare la mattina del 3 giugno dello scorso anno, è stato Giuseppe Spagnulo che dopo aver raggiunto insieme alla moglie la pista ciclabile in sella alla motocicletta, si è nascosto e ha atteso l’arrivo di Cianfrone che stava facendo jogging per poi sparagli più colpi con una pistola calibro 7,65 browning. La coppia, poi – sempre secondo la ricostruzione fatta dalla magistratura inquirente – è salita in moto e si è allontanata a forte velocità  cercando di far perdere le loro tracce. Dal canto loro, Giuseppe Spagnulo e Francesca Angiulli hanno sempre sostenuto di non essere stati loro ad uccidere Cianfrone. Nei loro confronti è stata ipotizzata l’accusa di omicidio premeditato.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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