È iniziato ieri davanti al giudice del tribunale di Ascoli, Claudia Di Valerio, il processo a carico di due delle quattro persone che furono ritenute responsabili della violenta rissa che si verificò a giugno dello scorso anno in piazza del popolo. Nel corso dell’udienza, si è costituito parte civile Alessandro Tusha, 28 anni di origine albanese, nei confronti del trentunenne rumeno Bogdan Lambru e del quarantenne di origine marocchina Hicham Boutouil accusati entrambi di rissa aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Tusha, anche lui finito sotto accusa, aveva patteggiato una pena a due mesi e venti giorni di reclusione. All’apertura dell’udienza, il difensore del vontottenne di origine albanese, l’avvocato Umberto Gramenzi, ha presentato la costituzione di parte civile per il suo assistito che a seguito della rissa aveva riportato la frattura del setto nasale, vari traumi e ferite che avevano comportato una prognosi di 40 giorni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori grazie anche alle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate in piazza del popolo che ripresero tutte varie fasi della rissa, quel pomeriggio la lite tra il giovane Hicham Boutouil e Alessandro Tusha sarebbe presto degenerata quando i due iniziarono a picchiarsi. Di lì a breve sarebbero arrivati altri due albanesi in aiuto del connazionale mentre Lambru sarebbe andato in soccorso del giovane di origine nordafricana. Scoppiò una violenta rissa con sedie e tavoli dei bar che volavano e un contenitore in plexiglass di pile esauste usato per picchiare il rivale. Fino a quando i tre albanesi trovarono riparo all’interno della tabaccheria mentre gli altri due tentavano di aggredirli. L’arrivo in massa delle forze dell’ordine, consentì a fatica di sedare gli animi e riportare la calma per poi accompagnare nella caserma dei carabinieri di Ascoli ed in questura i responsabili.
Il processo è stato quindi aggiornato al 10 gennaio del prossimo anno.
