L’emergenza Covid sta provocando anche ad Ascoli un incremento importante del consumo di alcolici tra i ragazzi. Una crescita che preoccupa sempre più, come dimostra il forte segnale lanciato dal sindaco Fioravanti anche attraverso i social con la richiesta agli esercenti di evitare di vendere alcolici ai più giovani, anche maggiorenni, pur comprendendo le difficoltà dei ragazzi ascolani in questa prolungata fase emergenziale, ma ritenendo doveroso frenare questo fenomeno che sembra ingrandirsi anche in periodo di chiusure e restrizioni.
“Abbiamo deciso di revocare l’ordinanza per la vendita di alcolici in una certa fascia oraria del week-end, – conferma il sindaco Fioravanti nel suo messaggio via social – perché in questo difficile momento non vogliamo creare un ulteriore ostacolo per le attività. Però abbiamo chiesto e raccomandato a tutti gli esercenti di non vendere alcolici ai ragazzini, anche maggiorenni. Questo perché c’è un consumo di bevande alcoliche in crescita, in particolare da parte dei ragazzi tra i 16 e i 20 anni. Con l’ordinanza volevamo, tra l’altro, anche mandare un messaggio ai ragazzi. Noi vogliamo essere vicini a loro, ascoltandoli e non criminalizzandoli in questo periodo difficile, però ci preoccupa questo evidente aumento del consumo di alcolici in citta da parte di molti di loro”.
Un consumo di alcolici in crescita tra i giovani che trova conferma anche nelle parole della comandante della polizia municipale, Patrizia Celani: “Stiamo riscontrando come il fenomeno sia aumentato con la pandemia, proprio perché in una situazione di disagio come questa purtroppo per molti ragazzi gli alcolici diventano una valvola di sfogo”. Sulla stessa linea anche il direttore del Sert dell’ospedale Mazzoni, il dottor Marco Quercia: “Che il consumo di alcolici tra i giovani ascolani sia aumentato è visibile a tutti. Qualche statistica recente dice che, in Italia, sono aumentate del 200% anche le vendite online di alcolici. E purtroppo è un po’ la cultura di vita: l’aperitivo è diventato di fatto il centro della vita sociale. E aperitivo vuol dire consumo di alcolici. Il sindaco ha sicuramente fatto bene a lanciare questo segnale, perché il problema non va sottovalutato. In molti supermercati si può botare come i ragazzi vadano a svuotare i banchi acquistando bevande alcoliche, per poi radunarsi, magari anche in casa, per bere tutti insieme. Si sono ingegnati. Ma occorre molta attenzione: ci sono anche ragazzi e ragazze anche sotto i 12 anni che abusano di alcolici, col rischio di danni irreversibili”.