L’Arengo lancia il reddito di civiltà per utilizzare i disoccupati come “sentinelle” nei quartieri. Ecco chi potrà beneficiarne

Adesso il reddito di civiltà, la nuova misura dell’Arengo a sostegno di disoccupati ascolani che saranno a disposizione per attività utili alla comunità, prende vita ufficialmente. Inizialmente si partirà con il coinvolgimento di 28 persone per i primi 6 mesi (con un’indennità di 400 euro mensili). Ma l’obiettivo sarebbe quello di andare poi ad ampliare l’impatto sociale, coinvolgendo nell’arco della legislatura circa 200 persone. L’iniziativa, con un occhio di riguardo per le persone senza lavoro con più di 55 anni di età, è stata presentata questa mattina dal sindaco Marco Fioravanti e dall’assessore Massimiliano Brugni a Palazzo Arengo. L’Amministrazione per questa prima fase del progetto ha stanziato 70.000 euro. Al reddito di civiltà potranno accedere prioritariamente coloro che non abbiano mai beneficiato del reddito di dignità, sulla base di una apposita graduatoria. Solo esaurita tale graduatoria si potrà attingere dall’altra graduatoria composta da chi ha beneficiato del reddito di dignità, con priorità per chi ha beneficiato di tale reddito solo per sei mesi e poi per gli altri con periodo oltre i sei mesi.

L’indirizzo  del provvedimento, come sottolineato dal sindaco Fioravanti e dall’assessore Brugni, è quello di tutelare la fascia di età che rischia di essere maggiormente penalizzata dalla crisi, ovvero quella delle persone che hanno un’età compresa tra i 55 e i 65 anni, in quanto ancora troppo giovani per andare in pensione ma che non riescono ad essere competitive sul mercato del lavoro.

“Garantiremo un sostegno economico a queste persone – spiega il sindaco Fioravanti – ma non per stare a casa. Si renderanno utili come sentinelle contro il degrado nelle varie zone della città”.

Il reddito di civiltà prevede, come detto, un intervento a favore di persone in condizioni di disagio sociale, residenti nel comune di Ascoli da almeno 5 anni, disoccupate e che non percepiscano assicurazione sociale per l’impiego o altri ammortizzatori sociali di sostegno a reddito e non siano titolari di trattamenti pensionistici o assistenziali. O che abbiano cessato un’attività lavorativa per motivi differenti dalla giusta causa o per dimissioni volontarie. Altro requisito, il reddito Isee che non deve essere superiore ai 13.500 euro. Il beneficio sarà concesso solo ad una persona per ogni nucleo familiare e non può essere cumulabile con reddito di inclusione, reddito di cittadinanza e tirocini di inclusione attiva e borse lavoro. Inoltre, non è cumulabile qualora all’interno dello stato di famiglia del richiedente vi sia già un beneficiario di tali alternativi sostegni economici.

Per ogni beneficiario del reddito di civiltà, sulla base di punteggi assegnati che serviranno a formare la graduatoria, verrà strutturato un progetto personalizzato, con presa in carico da parte dell’ufficio Servizi sociali dell’Arengo. Ogni progetto prevedrà 18 ore settimanali di attività per una durata di 6 mesi. Il mancato rispetto del progetto da parte del beneficiario ne comporterà l’esclusione. Così come la mancata accettazione del progetto proposto.  Entro l’anno si procederà con la pubblicazione dell’avviso.

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