Rifiuti, gli incivili trasformano le frazioni nella pattumiera della città

Le frazioni utilizzate come pattumiera della città. Una pattumiera, tra l’altro, abusiva e perdipiù alla luce del sole, senza vergogna e senza ritegno. Strade che in alcuni punti diventano discariche abusive a cielo aperto, con materiale di tutti i tipi, alla faccia dell’impegno di migliaia di cittadini per il rispetto e il successo della raccolta differenziata.  Ma adesso Ecoinnova e i suoi operatori, con la collaborazione anche dei vigili urbani, hanno deciso di dichiarare guerra in maniera incisiva a questi “vandali ambientali” che, magari solo per non perdere tempo a differenziare i rifiuti, riducono le zone più periferiche del territorio comunale ad uno scenario indegno. E adesso insieme ai controlli è iniziata la caccia ai responsabili, attraverso tracce lasciate proprio all’interno del materiale gettato in strada, con le prime multe in arrivo. Una scena che, purtroppo, si ripete anche nella zona industriale. Certo è che verifiche a tappeto e sanzioni cercheranno di rendere sempre più difficile l’attività di questi trasgressori cronici.

 

Agli occhi degli operatori ecologici di Ecoinnova è riaffiorato  proprio in questi giorni, in tutta la sua consistenza, il fenomeno dell’abbandoni di rifiuti in strada in diverse frazioni di Ascoli. Sono state scoperte autentiche discariche a cielo aperto a Mozzano, Villa Pagani, Polesio e Venagrande.  Pezzi di mobili, legno, materassi, sedili di auto, cartone e materiale ondulato costituiscono un autentico pugno in un occhio nel bel mezzo delle ridenti campagne ascolane. Segno di inciviltà e maleducazione che trovano sfogo anche attraverso il conferimento scorretto dei rifiuti. Purtroppo in alcuni di questi casi, in totale sei in un solo giorno di verifiche, non si è riusciti ad individuare possibili indizi, mentre in altri forse si riuscirà a risalire agli autori del gesto. Come detto, le perlustrazioni degli operatori ecologici hanno interessato in particolare Villa Pagani in più zone, la frazione di Venagrande e anche il bivio per Polesio, oltre a Mozzano. In quest’ultimo caso, il giorno dopo il blitz con foto per cercare di incastrare i responsabili, il legno abbandonato in strada è improvvisamente sparito.

 

E’ chiaro che alla luce di questo fenomeno che sembra duro da debellare, i controlli saranno ancor più intensificati e si potrebbe addirittura ricorrere, come estrema ratio, anche all’eventuale utilizzo di una foto-trappola mobile per cogliere i vandali ambientali in flagranza di reato. Sicuramente si tratta di un fenomeno legato proprio alla ostinazione di alcuni cittadini di non voler accettare il discorso della raccolta differenziata. Ma la cosa più assurda e paradossale è che, magari, c’è chi percorre addirittura chilometri con l’auto carica di rifiuti – spesso ingombranti – per andare a conferirli in strada in una delle frazioni, quando potrebbe comodamente portali all’isola ecologica senza alcun problema.  In altri casi, invece, potrebbe trattarsi di residenti in queste frazioni che risolvono il problema sbarazzandosi dei rifiuti direttamente in strada. Fatto sta che ora si assisterà ad un ulteriore giro di vite per quel che riguarda sia l’aspetto del monitoraggio del territorio che per quello sanzionatorio. Anche grazie all’affiancamento costante di vigili urbani, quando necessario, agli operatori di Ecoinnova che ogni tanto trovano qualche amara sorpresa dal punto di vista del rispetto ambientale. E allora, giro di vite sia: della serie, “chi inquina paga”.

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