Falsi controllori dei rifiuti, Ecoinnova: “Massima attenzione. Noi non entriamo nelle case”

Adesso anche il sacchetto dell’umido da controllare rischia di diventare una scusa per approfittarne e rubare in casa di qualcuno. C’è, infatti, chi approfitta anche della raccolta differenziata per raggirare persone anziane e rubare nelle loro abitazioni, dopo essersi spacciati per addetti al controllo dei conferimenti anche a domicilio. Ed è proprio quanto emerge dalle segnalazioni di diverse persone. In particolare, proprio in questi giorni si segnala la presenza di due ragazze, definite di bell’aspetto, che si fingono incaricate del Comune per andare a verificare i bidoncini dell’umido a seguito di alcune lamentele da parte di cittadini. Con questa motivazione, chiedono quindi di entrare in casa e poi ne approfitterebbero per rubare una volta all’interno dell’abitazione. E, come prevedibile, le più colpite sono le persone anziane, prese di mira proprio perché più predisposte ad essere convinte ad aprire la porta dell’abitazione a fronte di queste false addette ai controlli della raccolta differenziata. Ed ecco che ora è stato attivato, , anche attraverso i social, una sorta di passaparola per allertare tutti su questi tentativi di raggiro per compiere furti. Segnalazioni che, seppur indirettamente, sono arrivate anche a chi si occupa realmente del servizio di raccolta differenziata, ovvero Ecoinnova. E proprio dalla società incaricata di gestire il porta a porta arriva un messaggio chiaro e inequivocabile ai cittadini: nessun operatore della società è autorizzato ad entrare nelle abitazioni degli utenti. «Non è assolutamente nostro compito – confermano dagli uffici di Ecoinnova – entrare nelle case degli ascolani per effettuare controlli. E per questo motivo, essendoci ogni tanto qualcuno che cerca di approfittare di queste cose per delinquere, chiediamo ai cittadini di stare attenti e non appena si ha una richiesta di accesso in casa per verifiche sulla raccolta differenziata, oltre a non far entrare nessuno, di avvisare subito i carabinieri. I nostri operatori non devono entrare in casa se non per casi particolari, previo appuntamento con l’utente, e comunque anche in quei soli casi esibendo tesserino e muovendosi con le auto aziendali facilmente riconoscibili. Quindi, solo in casi preventivamente concordati con i cittadini».

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