Si sblocca il reddito di dignità, 400 euro al mese per i “nuovi poveri”

Arriva l’annunciato reddito di dignità per quella fascia definita dei nuovi poveri che, purtroppo, è in costante crescita ad Ascoli. Una misura studiata appositamente  dall’Arengo proprio per tamponare un’emergenza che riguarda tutte quelle persone che si sono ritrovate, di punto in bianco, senza un lavoro e che magari hanno un mutuo da pagare e più figli da mantenere. O per chi magari ha un reddito superiore ai 6 mila euro annui che rappresentano il tetto massimo per poter pescare tra i contributi destinati dai servizi sociali alle fasce più indigenti della popolazione. La scelta di campo fatta dall’Arengo – cui sta lavorando da mesi il vice sindaco e assessore alle politiche sociali, Donatella Ferretti – consentirà di andare a supportare ogni anno 40 o 50 persone che, sulla base di appositi parametri, potranno ottenere un sostegno economico di 400 euro al mese per 6 mesi o per un anno, in cambio di prestazioni utili alla comunità. E l’operazione è già stata coperta economicamente per due anni, ovvero il 2018 e il 2019, con una dotazione complessiva di 400.000 euro (200.000 euro all’anno). Un discorso che si sbloccherà già dalla prossima settimana – presumibilmente lunedì prossimo – con l’avviso pubblico che servirà a raccogliere le domande da parte delle famiglie interessate.

 

“Abbiamo creato da zero questa opportunità – spiega il vice sindaco, Donatella Ferretti – proprio perché ci siamo resi conto che molte famiglie i cui componenti si sono ritrovati senza un lavoro da un momento all’altro si trovano in difficoltà economiche e vanno avanti a fatica con i risparmi, ma non rientrano nella fascia debole che ha già una serie di supporti economici, come ad esempio il reddito di inclusione. Siamo, quindi, intervenuti andando a colmare il vuoto che attualmente c’era proprio per quel che riguarda i cosiddetti nuovi poveri”.

L’assessore Ferretti in questi mesi ha avviato un confronto costante anche con le organizzazioni sindacali per andare ad individuare parametri, modalità e anche ipotetiche prestazioni da poter fornire. In questo senso, oltre a poter eseguire attività per il Comune, si è trovato anche un punto di incontro con alcune aziende che potrebbero utilizzare questi 40 o 50 percettori (ogni anno) del reddito di dignità.

 

Dalla prossima settimana, come detto, verrà pubblicato l’avviso pubblico insieme al modulo da presentare per richiedere il reddito di dignità. Avviso che sarà pubblicato per circa un mese. Le domande verranno poi valutate, sulla base di appositi parametri tra cui in primis il reddito massimo di 13 mila euro annui e tenendo conto, ad esempio, dell’età del richiedente (con priorità per chi, magari, ha superato i 50 anni e si ritrova senza lavoro) oppure se si ha un mutuo a carico o se si hanno più figli. Per ognuna delle persone che otterranno il beneficio del sostegno mensile, sulla base di una graduatoria che verrà predisposta, si aprirà un apposito progetto che prevede l’individuazione delle prestazioni da erogare, il tutto attraverso le assistenti sociali del Comune e sulla base delle intese con i sindacati.

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