Soluzione trovata per lo sblocco del sistema di videosorveglianza in città che prevede l’utilizzo a regime di 70 telecamere per controllare a tappeto il centro storico e anche la zona di piazza Diaz a Campo Parignano. L’ultimo inghippo, legato alla mancanza di un sistema di memorizzazione delle immagini collegato alle stesse telecamere, ha ora una soluzione che è stata individuata dal Centro elaborazione dati dell’Arengo e che entro dicembre dovrà tramutarsi nel concreto acquisto delle attrezzature necessarie a rendere funzionante il sistema di videocontrollo cittadino. E stavolta, salvo ulteriori incidenti di percorso, potrebbe essere davvero la volta buona per passare dagli annunci alla realtà, considerando comunque che tutta l’operazione di installazione e attivazione del sistema non sarà completata prima della prossima primavera, sicuramente non prima di metà aprile.
A questo punto, un mese dopo l’intoppo riscontrato – con determinazione del 16 novembre scorso – relativo alla mancanza nel sistema di telecamere individuato delle attrezzature per la memorizzazione delle immagini, il Ced comunale ha individuato la soluzione per risolvere il problema e sbloccare definitivamente l’attivazione della rete di videosorveglianza cittadina, con l’obiettivo della sicurezza e il monitoraggio costante delle zone più a rischio attraverso 49 nuovi punti di ripresa del centro storico oltre al collegamento delle 17 telecamere rimaste inutilizzate in piazza Diaz e di altre 4 telecamere già presenti in piazza Bonfine. Si è individuata la possibilità di acquisire i server necessari attraverso convenzione e quella che tecnicamente viene definita San, per l’immagazzinamento delle immagini, con una procedura a parte. In questo modo, si ovvierà alla carenza della possibilità di archiviare le riprese e si potrà procedere all’installazione del sistema, seppure con un ulteriore mese di ritardo.
Di certo, come già anticipato a novembre, l’attivazione della videosorveglianza non è proprio dietro l’angolo, considerando che proprio secondo quanto indicato nel progetto predisposto dalla Tim, si calcolano 60 giorni di lavoro per la fornitura e i lavori di posa in opera degli apparati passivi, altri 20 giorni per i lavori di realizzazione di opere civili accessorie alle fornitura, ulteriori 10 giorni per la fornitura e installazione di apparati attivi (comprensivi di configurazione dove necessario) e, infine, 6 giorni per certificazione e collaudo degli impianti. In totale, quindi, circa 100 giorni che, anche volendo velocizzare al massimo, portano alla conclusione dei lavori ad aprile inoltrato.
La mappa delle zone video-controllate, come già deliberato dalla giunta a fine settembre, prevede 49 telecamere nuove e 21 già presenti da ricollegare: 2 in piazza Viola, 3 in piazza Arringo-angolo Museo archeologico, 5 sul palazzo del Comune-Ente Quintana, 4 in via Pretoriana-piazza Roma, 3 in via Iannella-piazza Roma, 4 tra torre di Confindustria e corso Mazzini, 5 tra Teatro Ventidio Basso e via Ceci, 8 nel chiostro di San Francesco, 6 in piazza Del Popolo, 3 in corso Mazzini-angolo corso Trieste, 3 in piazza Simonetti e 3 in piazza San Tommaso. A queste andranno aggiunte le 17 in piazza Diaz e le 4 in piazza Bonfine.
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