L’Anci, associazione nazionale dei Comuni, prepara il pacchetto di emendamenti per cambiare le misure relative al post-terremoto che dovranno essere inserite nella legge di Bilancio dello Stato. Stamattina a Roma, si sono ritrovati i rappresentanti di tutti i Comuni del cratere per valutare i contenuti da proporre al Governo per migliorare la fase della ricostruzione e delle emergenze. Modifiche ritenute necessarie dai Comuni.
“Una lunga riflessione – spiega il sindaco di Ascoli, Castelli – è stata dedicata alle questione dei vincoli di finanza pubblica. I Coimuni, infatti, vogliono riproporre i benefici e i vantaggi di finanza pubblica con esonero dai vincoli anche per il 2018. Poi si è valutata una serie di emendamenti sulla gestione del personale degli enti locali impegnati per il terremoto, oltre a riflessioni su meccanismi per gare e appalti e un approfondimento per le questioni relative alla zona franca”.
“Mi sono reso interprete – aggiunge Castelli – di molte sollecitazioni di imprenditori, commercianti e partite iva che rispetto alle misure ora previste sono penalizzati a causa di contraddizioni e ingiustizie. In particolare, non si concedono esenzioni a chi si ritrova ora a riparare i danni e non può lavorare. Abbiamo proposto una serie di emendamenti che riguardano tra l’altro l’estendimento del periodo di confronto del fatturato per poter essere ammessi al beneficio, con la facoltà al singolo imprenditore di selezionare il periodo di 90 giorni da confrontare con l’anno precedente al terremoto per dimostrare l’avvenuto calo degli incassi del 25%. L’obiettivo è evitare di penalizzare chi si trova solo oggi con una inagibilità, ma non per propria colpa. E l’obiettivo è anche evitare che si debba ricorrere al marchingegno di aprire una nuvoa ragione sociale”.