Ancora sangue sulle strade del Piceno. Altre vite dolorosamente spezzate – come nel caso delle due amiche Anna Benedetti e Giovanna Angelini – a causa di incidenti che purtroppo lasciano il segno. Ma dove diventa difficile trovare le giuste parole, per esaminare l’intensità del rapporto incidenti-mortalità, arrivano gli studi statistici dell’Istat: nel Piceno, dal 2001 fino al dicembre 2016, sono state 63 le vittime di incidenti stradali. Con il numero massimo di morti, 11, relativi a persone oltre i 65 anni d’età e per la fascia d’età tra i 30 e i 44 anni. L’anno peggiore, invece, sempre per quel che riguarda gli incidenti mortali registrati, è stato il 2006 con 11 vittime.
La statistica dell’Istat sulle persone morte per incidenti stradali, nella provincia ascolana, fornisce un quadro preciso del fenomeno dal 2001 fino ad oggi. Con un dato che evidenzia, perlomeno, un calo sensibile delle vittime dal 2010 in poi. Entrando nel dettaglio delle aride cifre, dietro le quali si nascondono drammi incancellabili, i numeri danno unl’idea della situazione: 8 morti nel 2001, 4 nel 2002, 8 nel 2003, 7 nel 2004, 5 nel 2005, 11 nel 2006, 7 nel 2007, 5 nel 2008, 3 nel 2009, nessuno nel 2010, 3 nel 2011, 1 nel 2012, 2 nel 2013, 1 nel 2014, 1 nel 2015 e nessuno nel 2016.
Per quel che riguarda le fasce d’eta delle vittime, nella fascia fino a 5 anni, si è registrato un bimbo morto nel 2003; due le vittime (una nel 2008 e l’altra nel 2013) per quel che riguarda la fascia dai 10 ai 14 anni, tre (1 nel 2003, 1 nel 2007 e 1 nel 2008) i morti tra i 15 e i 17 anni; cinque (1 nel 2004, 3 nel 2007 e 1 nel 2008) quelli tra i 18 e i 20 anni; sette (2 nel 2001, 2 nel 2003, uno nel 2004, uno nel 2005, uno nel 2006) tra i 21 e i 24 anni; sei (uno nel 2002, uno nel 2003, 2 nel 2005, uno nel 2006 e uno nel 2015) tra i 25 a i 29 anni. Analizzando fasce d’età più alte, si registrano undici morti (2 nel 2001, 1 nel 2005, 4 nel 2006, 2 nel 2007, 1 nel 2009, 1 nel 2013) tra i 30 a 44 anni; sei (1nel 2001, 2 nel 2002, 1 nel 2003, 1 nel 2006, 1 nel 2009) tra i 45 a 54 anni; uno (nel 2002) tra i 55 e i 59 anni; due (1 nel 2004 e 1 nel 2006) tra i 60 e i 64 anni; undici (3 nel 2004, uno nel 2005, 2 nel 2006, 3 nel 2008, 1 nel 2009, 1 nel 2012) relativi a persone dai 65 anni in su. In 4 casi (2 nel 2001, 1 nel 2004 e 1 nel 2007) non si è individuata statisticamente l’età delle vittime. Per un totale di 63 morti sulle strade picene.
Anche sulla pericolosità delle strade, l’Istat aveva elaborato una statistica dalla quale risulta che tra le arterie viarie di collegamento principale, l’A14 Adriatica detiene l’indice di mortalità più alto con 5,33 deceduti ogni 100 incidenti, seguita dalla Statale 76 con 4,55 ed al terzo posto l’Ascoli Mare con 3,70, davanti alla Statale 16 con 2,04. A livello urbano, l’asse industriale – dove si sono disposti anche posti di blocco con autovelox – resta una delle principali strade a rischio.