Arrivano le nuove regole, in Provincia, per rimborsi per viaggi e soggiorni istituzionali, spese relative a missioni e trasferte. Regole precise e stringenti, per evitare disguidi e costi superflui. Quindici articoli, approvati dal consiglio provinciale, non lasciano ora spazio alle interpretazioni per l’assegnazione dei rimborsi richiesti degli amministratori (presidente e consiglieri) per spese sostenute nell’ambito del loro mandato. E vengono definite nel dettaglio, anche dal punto di vista economico, le modalità di richiesta e concessione di questi rimborsi per tutti i viaggi e gli spostamenti fuori dal territorio comunale della sede dell’ente, ovvero il capoluogo piceno. Oggetto dei rimborsi possono essere, come detto, le spese di viaggio e di soggiorno autorizzate. Insomma , rimborsi sì, ma secondo regole ben precise anche per contenere i costi dell’ente.
Nel regolamento appena approvato da Palazzo San Filippo, si sottolinea innanzitutto che “le spese per le quali gli amministratori richiedono il rimborso devono essere effettivamente sostenute e documentate, in misura comunque non superiore a quanto previsto”. E si specificano le attività rimborsabili, ovvero trasferte (intese come spostamento per ragioni connesse al mandato che non comportino il pernottamento), missioni (spostamento che comporti il pernottamento). Inoltre, sono rimborsabili i viaggi effettuati dagli amministratori per raggiungere la sede degli uffici provinciali al fine dello svolgimento del mandato. La necessità della presenza deve essere attestata dall’amministratore provinciale a mezzo di apposita dichiarazione.
Le spese ammesse per viaggi sono quelle relative all’utilizzo del treno, dell’aereo, trasporto urbano ed extraurbano, taxi, pedaggi autostradali, parcheggi, custodia del veicolo. E devono essere documentate, con esclusone di forfetizzazioni. Le spese sono rimborsate se in presenza di autorizzazione concessa dal presidente. Le spese di soggiorno rimborsabili, invece, sono quelle sostenute per la consumazione del pasto o dei pasti e per il pernottamento con prima colazione. Il rimborso sulla distanza chilometrica, invece, viene calcolato dalla sede della Provincia o dall’abitazione o sede di lavoro del consigliere al luogo di svolgimento della missione secondo il percorso più breve.
In occasione di missioni istituzionali svolte nell’ambito del territorio nazionale, i rimborsi previsti sono di 184 euro al giorno per missione fuori sede con pernottamento; di 160 euro per missioni fuori sede che non superino 18 ore e che prevedano un pernottamento; di 52 euro per missioni fuori sede di durata non inferiore a 6 ore; di 28 euro per missioni di durata inferiore a 6 ore, in luoghi distanti almeno 60 chilometri dalla sede dell’ente. Se c’è la consumazione di un pasto la misura massima del rimborso è pari a 58 euro.