IMG-20240201-WA0003La Direzione Generale dell’Azienda sanitaria di Ascoli ha conferito l’incarico di direttore della Struttura Complessa “Supporto all’Area Dipartimentale Patrimonio, Nuove Opere e Attività Tecniche” all’ingegner Giovanni Ferrari, a decorrere da oggi 1° febbraio, a conclusione della procedura selettiva. “L’ingegner Ferrari, dipendente dell’Azienda sanitaria territoriale – si legge nel comunicato dell’Ast di Ascoli – da quasi quattro anni, ha già dimostrato di possedere le competenze professionali e gestionali necessarie per dirigere al meglio il servizio, avendo già svolto il ruolo in qualità di sostituto. Precedentemente l’ingegner Ferrari ha ricoperto il ruolo di dirigente tecnico presso l’Area Vasta n.3 di Macerata (ASUR) occupandosi di nuove opere e manutenzione, oltre che di gestione del patrimonio, ed ha maturato esperienza anche nel settore privato e come libero professionista. L’incarico risulta particolarmente strategico per l’AST in quanto comprende il ruolo di responsabile del procedimento negli interventi di maggiore rilevanza del PNRR, tra i quali ricordiamo la realizzazione dei due ospedali di Comunità di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto e della Casa di comunità di San Benedetto del Tronto”. “Il conferimento dell’incarico all’ingegner Ferrari – dichiara Nicoletta Natalini, Direttrice Generale dell’Ast di Ascoli  – rappresenta il giusto e meritato riconoscimento al professionista che, da quando sono alla direzione dell’Azienda Sanitaria Territoriale, ha sempre dimostrato competenza tecnica e manageriale, è risultato costantemente di supporto nelle emergenze e propositivo nella pianificazione del futuro dell’azienda”. “Poter contare su un professionista bravo, che conosce l’azienda e supporta costantemente la direzione nelle decisioni . afferma la direttrice amministrativa Paola D’Eugenio, a cui il direttore Ferrari afferisce – è particolarmente importante per poter raggiungere tutti gli obiettivi previsti dal PNRR che, fino ad oggi, proprio grazie alla presenza dell’Ingegner Ferrari è stato possibile rispettare”.

 

l.c.

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