parcheggi via AngeliniCon l’approvazione arrivata ieri dal consiglio comunale di Ascoli per andare a riscattare i parcheggi dalla Saba e poi gestirli attraverso una società mista con maggioranza comunale, si apre ora tutta la procedura per riuscire a recuperare la gestione della sosta entro il prossimo 31 dicembre.  Nel corso della seduta consiliare il dottor Calzone, consulente incaricato dall’Arengo, ha delineato le motivazioni e gli aspetti tecnici della scelta.  La linea tracciata è quella di procedere alla creazione di una società mista a maggioranza comunale e la contestuale gara per l’individuazione di un socio privato di minoranza. Procedendo con ordine, il Comune cercherà di riscattare i parcheggi entro la fine dell’anno (in questo caso pagherebbe 6,4 milioni, mentre se si slittasse al 2025 il prezzo scenderebbe a 6,1 milioni di euro) e  riprendere in capo le decisioni sulla sosta in città. Contestualmente, diventando proprietario dei parcheggi andrà ad assegnare in concessione gli stessi alla nuova società mista individuando attraverso una gara  il partner privato con quote di minoranza. L’Arengo come ente definirà gli indirizzi prioritari, per andare incontro a residenti, commercianti e in chiave turistica, e stabilità le tariffe da applicare. Il privato, per legge non potrà avere una quota inferiore al 30% ma, ovviamente, essendo socio di minoranza tale quota dovrà essere inferiore al 50%.  Per quanto riguarda la concessione della gestione della sosta che l’Arengo affiderà alla società mista, oscillerà attorni ai  25 anni con possibilità di variazione di un 10% in più o in meno. Quindi, si potrebbe andare da 22 anni e mezzo a 27 anni e mezzo a decorrere dalla data di iscrizione della costituenda società mista al registro imprese della Camera di commercio.  Il Comune, per la concessione della gestione della sosta, riscuoterà dalla società mista un canone annuo.  In base agli indirizzi comunali, “la società mista si obbligherà ad assicurare, dopo la fase di avvio la qualità a favore della collettività di riferimento in una visione “utenza-centrica” intesa, ovvero come sensibilità verso i bisogni di mobilità dell’utenza, a tariffe compatibili, e alla relativa qualità della vita”. Calzone ha ipotizzato per la nuova società mista un fatturato annuo di 1,6 milioni di euro e un massimo di 10 dipendenti (per i quali si renderà necessaria una selezione pur dando un punteggio maggiore ha chi ha già lavorato nel settore ad Ascoli per 5 anni). Adesso, dopo il sì del consiglio comunale, la procedura che ora prevede di ottenere i pareri dei revisori della Corte dei conti e dell’Antitrust, attendendo fino a 60 giorni per la risposta. Poi sono previsti 3 mesi tra preavviso alla Saba e 1 mese per il passaggio di consegne.

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