IMG-20230619-WA0028Il percorso continua. Con il forte abbraccio a tutto il territorio piceno che, gettata alle spalle la corsa al titolo di capitale italiana della cultura, si intende prolungare gettando il cuore oltre l’ostacolo con maggiore forza, vigore e compattezza della compagine pubblico-privata nata come comitato per la candidatura e ora pronta ad operare come associazione senza scopo di lucro. Si riparte dal primo obiettivo già raggiunto, ovvero quello di una integrazione e condivisione di tutto il Piceno nata grazie alla sfida formale ma poi tradotta in concreto nella voglia di portare avanti iniziative comuni e diffuso. E’ questo che il sindaco Fioravanti lancia proprio in occasione della chiusura ufficiale del comitato (con scadenza naturale già superata essendo fissata al 31 dicembre 2022) e all’avvio della seconda fase del progetto che, di fatto, conserva lo stesso nome identitario: “Ascoli & il Piceno”.  Con il primo evento, “Jazz Ap” ora in partenza e l’intenzione di portare avanti gradualmente, gli eventi inseriti nel dossier presentato al Ministero della cultura. Un dossier, comunque, da finalista e potenziale città vincitrice se non ci fosse stata di mezzo la duplice candidatura marchigiana.

“Voglio ringraziare – ha esordito il sindaco durante la presentazione di questa seconda fase del progetto culturale territoriale – i soci fondatori del comitato che allo stesso hanno dedicato tempo ed energia, così come ringrazio i sindaci degli altri Comuni. Il nostro percorso ci ha portato al rafforzamento della sinergia pubblico-privato che si è creata per la prima volta attraverso un progetto di marketing territoriale sul quale puntiamo e che porteremo avanti. Ora, chiuso il comitato per scadenza dei termini previsti, si andrà avanti con un’associazione che vedrà coinvolti quegli imprenditori o soggetti istituzionali che hanno creduto nel progetto sin dall’inizio. E porteremo avanti gradualmente le varie iniziative culturali. Tra qualche mese annunceremo i nomi dei soci di questa nuova associazione che si andrà a creare. Il fondo patrimoniale del comitato, invece, tornerà come da regolamento al Comune. Aldilà della candidatura, il risultato più importante è aver colto la grande occasione per creare una governance territoriale nuova”.

“Insieme si riescono a fare le cose migliori – ha sottolineato Roberta Faraotti di Fainplast – lavorando congiuntamente istituzioni e imprenditori. Ora abbiamo trovato la formula dell’associazione come contenitore giusto per contribuire allo sviluppo sociale e turistico del territorio. Spero che l’unione delle competenze possa portare sul territorio bellissime cose”.

Il presidente della Start, Enrico Diomedi ha evidenziato come “Ascoli 2024 non è stata una sconfitta, ma un grande successo per la sinergia del territorio, perché per la prima volta si è portata avanti una visione unitaria, aldilà del campanile. Spero sia solo l’inizioper un territorio che può aspirare a risultati eccezionali”.

Bruno Bucciarelli ha sottolineato come la volontà sia quella di “far conoscere di più il territorio piceno, dalla montagna al mare”.

Poi Luigi Contisciani, presidente del Bim Tronto, ha voluto rimarcare “la lungimiranza del sindaco Fioravanti che ha avviato questa esperienza più che positiva con l’aggregazione di soggetti pubblici e privati. E ora si va avanti con gli obiettivi prefissati, in linea con la nostra convinzione di voler da sempre mettere in rete l’intero territorio”.

Nazzareno Cappelli ha voluto commentare come “grosso errore la scelta di una doppia candidatura per una regione cosi piccola come le Marche, considerando che non è stata una cosa buona e che Ascoli è stata la prima a candidarsi. Non doveva esistere una seconda candidatura. Ma ora si andrà avanti ugualmente”.

Infine, Laura Gabrielli della Magazzini Gabrielli ha ribadito che “se siamo qui tutti insieme è grazie alla candidatura e abbiamo sempre detto che il progetto sarebbe andato avanti ugualmente, facendo riferimento alla data del 2030. Abbiamo messo in campo un bel progetto e anche il fatto di essere arrivati tra i dieci finalisti fa bene alla città. Anche in Sicilia, dove sono appena stata, sanno che Ascoli era in lizza come capitale della cultura. Noi come Magazzini Gabrielli siamo qui per portare avanti un progetto di territorio per promuovere il nostro brand e le nostre città”.

Presenti all’incontro anche il notaio Filauri che ha proceduto allo scioglimento del comitato Ascoli 2024 e il dottore commercialista Carlo Cantalamessa come revisore del comitato stesso.

 

 

 

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