santissima-annunziata-02Nell’ambito della strategia del sindaco Fioravanti per rendere più sicure le scuole comunali, l’Arengo è riuscito ad ottenere anche finanziamenti importanti per quello che riguarda la sicurezza antisismica di alcune delle sedi universitarie presenti in città, a partire da quelle che erano state danneggiate dal sisma del 2016, con una inagibilità temporanea. Si tratta dell’ex convento dell’Annunziata, dell’immobile di via Pacifici Mazzoni e della sede sul Lungo Castellano. Adesso, per quel che riguarda i primi due interventi, con il via libera agli indirizzi progettuali, gli uffici tecnici comunali procederanno con le gare per le progettazioni definitiva ed esecutiva. Con finanziamenti ottenuti rispettivamente di 2,3 e 1,9 milioni di euro. Entrambi gli edifici, in tale direzione, saranno sottoposti a lavori di miglioramento sismico, conseguendo un  livello di sicurezza prossimo all’adeguamento sismico, compatibilmente con i vincoli presenti. Sono previsti il consolidamento delle murature, dei solai di piano e di copertura, la messa in opera di cerchiature o tiranti in prossimità di volte ed archi ed eventuali interventi localizzati su elementi architettonici. Contestualmente è previsto l’adeguamento anche gli impianti. Relativamente all’efficientamento energetico, oltre a modifiche per evitare dispersioni di calore (come la chiusura dei chiostri con vetrate) si prevede l’utilizzo di fonti rinnovabili per garantire l’indipendenza energetica degli immobili. Il progetto per l’ex convento dell’Annunziata prevede essenzialmente la messa in funzione di locali utilizzabili da circa 450 persone, a cui si aggiunge l’esigenza di individuare uno spazio da adibire ad aula magna, di cui l’edificio al momento è carente. C’è un’ipotesi progettuale che prevede l’utilizzo della grande aula della chiesa dell’Annunziata, previo di accordo con la Diocesi. E in alternativa, si ipotizza di ricavarla nello spazio centrale del chiostro orientale da chiudere con una copertura in vetro. Per la sede della facoltà “Conservazione beni culturali”, si prevede, invece, la messa in funzione di spazi per 315 persone, a cui si aggiunge l’esigenza di sfruttare l’auditorium presente sia come aula magna per gli eventi didattici che come spazio ad uso extrauniversitario.

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