rifiutiPer un mese, a causa dell’emergenza venutasi a creare, i rifiuti ascolani saranno trasferiti per lo smaltimento a Fermo. Per la precisione, si tratterà dei rifiuti di tutti i comuni che fanno parte dell’Assemblea territoriale d’ambito picena. Il campanello d’allarme era suonato nel maggio scorso per una duplice causa: la comunicazione pervenuta relativa all’esaurimento dello spazio nel sormonto di vasca nella discarica dell’Alto Bretta e alcuni importanti guasti registratisi all’impianto Tmb di Relluce, gestito dalla Picenambiente. Da quel momento, la Provincia di Ascoli si è mossa per cercare una soluzione alternativa per poter abbancare i rifiuti del territorio anche fuori provincia, non essendoci attualmente – in attesa di concludere il procedimento del Piano d’ambito – altre soluzioni immediate nel territorio piceno. E dopo i dinieghi ricevuti per il possibile utilizzo delle discariche di Pesaro e Fano  per accogliere i quantitativi di immondizia provenienti dall’Ascolano, l’ente provinciale si è rivolto agli organismi che gestiscono la discarica di Fermo, in contrada San Biagio. Si è arrivati, dunque, ad una stretta di mano, con relativa convenzione che prevede il trasferimento dei rifiuti solidi urbani del territorio ascolano, per un totale di 3mila tonnellate (più 100 tonnellate di rifiuti cimiteriali), per la durata di un mese.  Considerando che l’amministrazione provinciale conta in questo mese di poter completare l’iter per individuare la discarica da utilizzare sul territorio ascolano. Un accordo con costi di trasporto e annessi a carico, ovviamente, dell’Ambito ascolano. Inoltre, la convenzione prevede anche che, nel caso di necessità in periodi successivi di dover abbancare rifiuti del territorio fermano fuori provincia, si possa prevedere un trasferimento in una discarica picena (una volta che sarà stata trovata la soluzione e sarà anche riparato l’impianto di trattamento) dello stesso quantitativo di rifiuti che si trasferirà ora da Ascoli a Fermo.

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