centro commerciale Al Battente OasiMagazzini Gabrielli aderisce all’iniziativa che coinvolge Federdistribuzione e, in tutti i suoi punti vendita, il prossimo 15 giugno non saranno accettati i buoni pasto. Domani, 15 giugno, non verranno accettati i buoni pasto nei bar, ristoranti, alimentari, supermercati e ipermercati aderenti alle principali associazioni di categoria della distribuzione e del commercio: ANCD Conad, ANCC Coop, Federdistribuzione, FIEPeT-Confesercenti, FIDA e Fipe-Confcommercio. Si tratta di un’azione drastica, che è stata comunicata ai consumatori a mezzo stampa e con affissione di locandine presso gli esercenti pubblici e i punti vendita della distribuzione, resasi necessaria per chiedere con urgenza al Governo una riforma radicale del sistema dei buoni pastocon l’obiettivo di salvaguardare un servizio importante per milioni di lavoratori e renderlo economicamente sostenibile.

“Riteniamo – sottolinea Barbara Gabrielli, Componente del Consiglio d’Amministrazione e Direttore della Comunicazione di Magazzini Gabrielli – che l’iniziativa a cui aderisce Federdistribuzione  sia doverosa e ci associamo con convinzione perché serve ad evidenziare che la grande distribuzione vuole difendere uno strumento utile ai cittadini, il buono pasto, e questo significa non penalizzare gli esercenti come invece sta accadendo adesso”. «In Italia abbiamo commissioni non eque, le più alte d’Europa. Parliamo del 20% del valore nominale di ogni buono. È un meccanismo influenzato enormemente dagli sconti ottenuti dalla Consip nelle gare indette con la logica del massimo ribasso. Peccato che i risparmi che la centrale di acquisto pubblica riesce ad ottenere nell’assegnazione dei lotti di buoni pasto siano sostanzialmente annullati dal credito d’imposta che le società emettitrici ottengono a fronte della differenza Iva tra le aliquote applicate in vendita e in riscossione. A pagare il conto sono le nostre aziende”, dichiara Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione.   “Vogliamo che i buoni pasto, un servizio prezioso per milioni di lavoratori e famiglie, continuino a essere utilizzati anche in futuro, ma ciò sarà possibile solo sulla base di condizioni economiche ragionevoli e di una riforma radicale dell’attuale sistema che riversa commissioni insostenibili sulle imprese e ne mette a rischio l’equilibrio economico”, conclude Frausin.

I buoni pasto, anche nei punti vendita di Magazzini Gabrielli, non verranno accettati solo nella giornata del 15 giugno, a partire dall’orario di apertura del punto vendita e fino alla chiusura dello stesso: durante la giornata in cui si chiede la riforma dei buoni pasto, non saranno accettati tutti i buoni pasto cartacei o elettronici, di qualunque società emettitrice, che danno diritto al titolare (lavoratore) di avere un servizio sostitutivo di mensa o di acquistare prodotti alimentari.

Saranno invece regolarmente accettate tutte le altre tipologie di buoni come, ad esempio, i buoni sconto, i buoni spesa, le carte regalo.

Dopo il 15 giugno, tutti gli esercizi convenzionati riprenderanno ad accettare i buoni pasto, secondo le regole ordinarie. Nessun buono pasto verrà perso dai clienti, in quanto i buoni che non è stato possibile utilizzare nel giorno di sospensione potranno essere regolarmente utilizzati successivamente, senza alcuna restrizione.

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