zona industrialeLavoro nel Piceno, una fase di attesa e speranza. Fanno riflettere, infatti, i  dati occupazionali e quelli sul tasso di disoccupazione che stridono tra loro: calo percentuale su entrambi i fronti, nel 2021 rispetto al 2019. I riscontri dell’Istat, l’istituto nazionale di statistica, basati su campioni di popolazione intervistati, fanno registrare un calo dei disoccupati, dal 2019 a fine 2021, dell’1,9%, passando dal 10,5 all’8,8%, di contro si registra anche un calo del numero di occupati, nello stesso periodo: si è passati, infatti, da un tasso di occupazione del 61,5% del 2019 ad una percentuale pari al 59,6 (quindi un 2,1% in meno) considerando la fascia di età della popolazione picena tra i 15 e i 64 anni. Sembra chiaro, dunque, che ci sia tutta una fascia di persone che non lavorano ma non risultano tra i disoccupati. E potrebbe trattarsi di chi non si rivolge al centro per l’impiego o chi magari percepisce indennità e sostegni, come ad esempio il reddito di cittadinanza che, in provincia di Ascoli, nel 2021 è andato a 3.008 nuclei familiari rispetto ai 2.877 dell’anno precedente (incremento del 4,6%). Ma a dare una chiave di lettura comunque di speranza è il direttore della Cna picena, Francesco Balloni, anche considerando i dati di Unioncamere rispetto alla richiesta di personale, dalle imprese del territorio provinciale, che prevede per il periodo maggio-luglio 2022 un ingresso al lavoro di 7.310 nuove unità lavorative (tra tempo indeterminato e determinato) di cui 1.110 nell’industria e 6.200 nei servizi, tra cui 880 assunzioni previste nel commercio, 2.420 nei servizi di alloggio, ristorazione e turismo, 1.500 nei servizi alle imprese e 1.390 per servizi alle persone. “Non dobbiamo perdere il treno dei fondi Pnrr – spiega Balloni – che avranno un impatto sicuramente sull’occupazione quando usciranno i bandi. Ma è importante sottolineare che è necessario, per le aziende, reperire figure specifiche. E, quindi, serve una adeguata formazione per chi oggi è disoccupato e non vuole perdere le speranze di ricollocarsi”.

 

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