guardiadifinanza1Il trucco è semplice, la truffa è certa. Taroccare i contachilometri rimane un’attività in voga tra i venditori
disonesti di autoveicoli di seconda mano.
Il fenomeno è stato scoperto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, che ha
acquisito significativi elementi di prova per denunciare alcune persone dedite alla rivendita di automobili usate
con chilometraggio artatamente ridotto, così da aumentarne il valore commerciale e renderle più attraenti agli
occhi degli ignari acquirenti.
L’attività investigativa di polizia giudiziaria eseguita dal Gruppo Ascoli Piceno, coordinata dalla locale Procura
della Repubblica, ha portato alla denuncia per truffa e frode in commercio di tre cittadini rumeni, legati da
vincoli di parentela, titolari, nel piceno, di una rivendita di auto usate alle quali, metodicamente, manomettevano
il “contachilometri” riducendo le percorrenze effettive indicate dallo strumento.
Nella migliore delle ipotesi le automobili venivano “ringiovanite” di qualche decina di migliaia di chilometri,
finanche della metà della strada percorsa, addirittura, per i casi peggiori, di oltre 200.000 km, trasformando veri e
propri ferrivecchi, pericolosi per l’incolumità dei passeggeri e per la stessa circolazione stradale, in veicoli
dall’apparente motore seminuovo.
Così preparate, erano pubblicizzate mediante annunci su siti internet specializzati, dai quali ricevevano una
miglior valutazione, garantita dallo scarso chilometraggio del mezzo, riuscendo ad ottenere un indebito
vantaggio economico dalla vendita, a danno di clienti truffati.
Per il cliente, alla ricerca di una vettura usata, i chilometri percorsi rappresentano, indubbiamente, il fattore
decisivo per l’acquisto, indicano una misura del grado di usura del mezzo e sono significativi dell’approssimarsi
di potenziali spese di manutenzione.
Allo scopo di carpire definitivamente la fiducia dei clienti, tutte le automobili venivano poste in vendita solo
dopo aver effettuato una nuova revisione, indipendentemente dalla data dell’ultima eseguita, quale ulteriore
elemento di garanzia dei chilometri percorsi dall’auto.
Una serie di espedienti semplici da attuare, sia sulle vetture più vecchie, con odometro analogico a tamburo, sia
su quelle più moderne, dotate di contachilometri digitale, ma capaci di mettere in difficoltà e trarre in inganno

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