La volontà di attivare i comitati di quartiere o comunque forme di partecipazione attiva dei cittadini nelle varie zone della città trova pienamente d’accordo tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza. La conferma, in tal senso, è arrivata nell’ultima seduta del consiglio comunale ascolano, a Palazzo dei capitani, durante la discussione di due mozioni analoghe presentate sia dai rappresentanti delle forze di maggioranza che dai banchi dell’opposizione, con l’obiettivo di tornare a coinvolgere i cittadini per una partecipazione più attiva alla vita amministrativa e una più puntuale verifica dei problemi da risolvere e dei suggerimenti da raccogliere. Un percorso che adesso, come sottolineato dal sindaco Fioravanti e dal presidente del consiglio comunale Bono, vede impegnati il segretario generale e gli uffici comunali preposti a mettere a punto, per la metà di giugno, una bozza di modifica dell’attuale statuto dell’ente per prevedere possibili forme partecipative dei cittadini. Si sono, quindi, trovati d’accordo tutti i consiglieri, a partire da chi ha presentato le mozioni: sia il Pd e la lista Ascolto e partecipazione, con i rispettivi capigruppo Francesco Ameli ed Emidio Nardini (tra i primi a richiedere i comitati di quartiere), sia il consigliere Alessio Rosa della Lega. Si è arrivati, quindi, ad una unanime condivisione dell’obiettivo con modifiche da apportare allo statuto per cercare di riaprire in qualche modo il percorso partecipativo così come avveniva una volta con le circoscrizioni, poi soppresse.