piazza arringo coronaSe il Governo, come sembra, decreterà la conclusione dello stato di emergenza per il Covid dopo il prossimo 31 marzo, per il commercio ascolano scatterà automaticamente il ritorno al pagamento dell’occupazione di suolo pubblico. Un provvedimento, dunque, che andrà a pesare ulteriormente sulle attività commerciali cittadine attualmente alle prese anche con le esorbitanti bollette. Ma su questo fronte,  l’Arengo pur non potendo con le proprie disponibilità in bilancio accollarsi la copertura milionaria per la Tosap finora coperta dal Governo, intende comunque andare incontro in qualche modo alle attività cittadine che utilizzino spazi esterni pubblici. In questa direzione, il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore al commercio Nico Stallone stanno studiando  proprio in queste ore una misura per andare incontro agli operatori commerciali ascolani aiutandoli in qualche modo in vista anche della prossima primavera e della successiva estate. L’intenzione dell’Amministrazione comunale, in concreto, a fronte di un obbligato ritorno al pagamento dell’occupazione di suolo pubblico, è quella di  consentire ancora la possibilità di raddoppio delle superfici utilizzabili e autorizzabili in base al regolamento specifico, ma facendo pagare il canone patrimoniale solo gli spazi massimi previsti in situazione di normalità, concedendo gratuitamente le ulteriori aree in eccesso. Quindi, aree doppie, ma con pagamento solo per la metà di quanto sulla carta sarebbe dovuto.  “A fronte della probabile fine dello stato di emergenza per la pandemia – spiega il sindaco Fioravanti insieme all’assessore al commercio Stallone – con l’eliminazione da parte del Governo delle esenzioni finora disposte sulle occupazioni di suolo pubblico, stiamo studiando una misura per andare incontro alle attività consentendo comunque il raddoppio delle aree esterne utilizzabili, ma consentendo la gratuità per gli spazi in deroga rispetto all’area concedibile in base al regolamento”.

 

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