prefettura di Ascoli“La procedura avviata al fine di garantire la continuità amministrativa della Provincia di Ascoli Piceno, in seguito alla declaratoria di decadenza del Presidente in carica, non è stata preceduta da alcuna intesa con la Prefettura, né avrebbe ricevuto dalla stessa alcun “ok” preventivo”. E’ quanto si legge in un comunicato della Prefettura stessa che precisa di avere “unicamente chiesto all’Ufficio di segreteria provinciale, di essere tenuta informata sull’evolversi della situazione, dato che da un lato non era stato individuato a monte un vice presidente, dall’altro era da convocare in via immediata un consiglio provinciale che recasse all’ordine del giorno l’esame di provvedimenti urgenti, tra cui il bilancio di previsione (adempimento fondamentale, vista peraltro la situazione di pre-dissesto). Pertanto, il menzionato Ufficio di segreteria generale ha proceduto in via esclusiva alla individuazione del consigliere anziano facente funzioni (si tratta di Daniele Tonelli – ndr), né poteva essere diversamente dato che dalla adozione della Legge Delrio (legge 7 aprile 2014, n. 56) la discontinuità più evidente si è registrata con la trasformazione della Provincia in ente di secondo grado, nel quale la formazione degli organi è sottratta al rapporto elettorale diretto con la popolazione provinciale ed è rimessa alla volontà dei sindaci e dei consiglieri comunali. Il Ministero dell’Interno esercita il controllo sugli organi degli Enti locali nei casi previsti dalla legge, che, come sopra premesso, non comprende più le province in quanto, quali enti di area vasta, ricadono nella competenza regolatoria del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri”. Ed entro domani, 3 novembre, dovrà essere approvato il bilancio per evitare il commissariamento.

 

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