69372A10-5ECF-4F90-9489-82C4907DE9F9Il programma “Di là dal fiume e tra gli alberi” è un racconto del “Paese Italia” attraverso alcuni territori di “confine” (anche porti e isole, borghi e valli, percorsi e fiumi possono rappresentare un confine) o alcune arterie (strade consolari, rotte di traghetti, vie romee, ecc.), con l’intento di far emergere il suo nascosto, la sua anima, quella dei suoi abitanti, al di là delle apparenze da cartolina, con uno sguardo attento ma insieme ironico e disincantato, sempre rispettoso dell’identità, del pensiero e della cultura del luogo.

La puntata in onda domenica 26 settembre alle 21.15 su Rai5, si apre con la seconda puntata del documentario in prima visione “Il grande salvataggio delle balene”. Nel secondo episodio i due cetacei iniziano il lungo viaggio che però è pieno di contrattempi che causano ritardi. Alla fine però le due amiche balene raggiungono il santuario in Islanda sane e salve. Mancano ancora pochi passaggi per essere trasferite nell’oceano in una costa recintata. Purtroppo, il tutto viene rallentato da una pandemia globale nel 2020. I lavori per gli spostamenti vengono finalmente ripresi e conclusi tra luglio e settembre 2020. Le due beluga hanno finalmente raggiunto la destinazione finale, e si spera che possa essere l’inizio e da esempio per centinaia di altri cetacei che vivono ancora in cattività in tutto il mondo.

Alle 22.10 va in onda il documentario in prima visioneTronto, il vecchio confine” di Luigi Maria Perotti. L’ultima parte del fiume Tronto, scorre lungo la valle che divide Marche e Abruzzo. Questo corso d’acqua per centinaia di anni ha segnato uno dei confini più importanti della storia. Per Dante era il confine meridionale del regno di Carlo Martello. Per Ludovico Ariosto quello del marchesato di Rinaldo, cugino e rivale dell’Orlando furioso. Per centinaia di anni ha segnato il punto in cui finiva il regno pontificio ed iniziava quello che si sarebbe chiamato prima Regno di Sicilia, poi di Napoli e infine Regno delle due Sicilie.

Dopo l’unità d’Italia, il Tronto è diventato lo spartiacque tra il Nord ed il Sud della penisola. In questa puntata, Luigi Maria Perotti ha percorso l’ultima parte di questo vecchio confine dimenticato per raccontare le storie delle persone che vivono tra gli alberi, al di là del fiume.

Il viaggio parte dalla fortezza di Civitella, l’ultima parte del Regno dei Borboni ad essere entrata a far parte dell’Italia unita, per arrivare alla Sentìna, una zona umida alla foce del Tronto, dove un tempo sorgeva l’antica Truentum.

Truentum era un porto fluviale che i romani avevano costruito per approvvigionarsi di sale, uno dei beni più preziosi dell’antichità.

Oggi non esiste più e gli abitanti della zona, sia in Abruzzo che nella Marche stanno lottando per difenderla dall’incuria e dalla speculazione edilizia di chi vorrebbe trasformare quella che oggi è un’oasi naturalistica in un campo da golf.

Schopenhauer sostiene che più ristretto è il nostro campo di azione, più siamo felici.

I confini danno sicurezza più sono visibili, più sono ‘ordinati’ lo spazio e il tempo all’interno dei quali ci muoviamo. Diventa chiaro cosa si può fare e cosa non si può fare.

I confini però sono tracciati per distinguere un luogo da quello accanto, per creare differenze anche quando non ce ne sono.

E anche quando scompaiono, lasciano tracce difficili da cancellare.

Nonostante le difficoltà però, questo torrente bizzoso che da sempre è stato usato per dividere, oggi è diventato il paradiso delle persone che lo abitano e forse non è un caso che mai prima di questo viaggio abbiamo incontrato così tante persone che ci hanno parlato dell’Eden.

 

 

 

 

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