monte piselliCon la conferma della Regione riguardo l’assegnazione di circa 100 milioni  grazie ai fondi del Contratto istituzionale di sviluppo per le aree marchigiane colpite dal sisma, anche per la provincia ascolana, si sbloccano 12,7 milioni per 7 progetti. Tra questi, 5 milioni di euro per gli impianti sciistici sui Monti Gemelli, con possibili finanziamenti integrativi – necessari per un progetto da oltre 22 milioni – che potrebbero arrivare dal Pnrr per il sisma oltre al progetto per il processo di digitalizzazione delle condutture idriche da parte della Ciip, con lo stanziamento di 2,3 milioni di euro. Gli altri progetti finanziati sono: “Terre mutate” ad Arquata (lavori per la sentieristica) con 1,4 milioni, il Parco Rio ad Acquasanta con 1,9 milioni, il progetto di Bim Tronto- Mete picene per l’accessibilità della rete museale con 400mila euro, il progetto per il Grande anello dei borghi ascolani con 1,3 milioni di euro e un progetto presentato dal Comune di Roccafluvione con 400mila euro.  E’ stato inserito, nella fascia a priorità media, invece, il progetto di riqualificazione dell’ex Carbon, con un possibile stanziamento di 8 milioni di euro (sui 28,6 milioni di euro previsti inclusi fondi privati) che a questo punto potrebbe essere sbloccato in caso di assegnazione di eventuali ulteriori risorse, come ad esempio i 50 milioni di euro relativi ai risparmi della Camera dei deputati affidati alla cabina di regia di Palazzo Chigi. In fascia a priorità bassa, invece, il progetto per un centro sportivo a Caselle di Maltignano (890mila euro). In totale i progetti piceni presentati erano in totale 35.

“Dopo questo primo passaggio – spiega l’assessore regionale Castelli che si è incontrato ieri con Invitalia insieme al nucleo di valutazione regionale – siamo già al lavoro per sbloccare ulteriori fondi. Tra cui quelli per il Pnrr terremoto per il quale ci sono a disposizione complessivamente 1,7 miliardi. Inoltre ci sono i potenziali 50 milioni di risparmi della Camera dei deputati, 40 milioni del commissario per il sisma e altri risparmi da ribassi di gara. Capiamo che ci possa essere l’amarezza per i progetti esclusi, ma va sottolineato che l’istruttoria è stata governata da Invitalia secondo parametri molto precisi e, come ha chiarito il ministro Carfagna, il Cis è un contratto aperto in cui possono trovare spazio anche gli altri progetti presentati”.

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