(foto tratta dalla pagina facebook del sindaco Marco Fioravanti)

(foto tratta dalla pagina facebook del sindaco Marco Fioravanti)

Il sindaco Fioravanti fa il punto sul Piano di messa in sicurezza anche dal punto di vista sismico delle scuole comunali. “La sicurezza degli studenti – afferma Fioravanti – è un’assoluta priorità per la nostra Amministrazione Comunale, per questo – nonostante gli iter vigenti siano piuttosto lunghi e farraginosi – stiamo andando avanti con gli interventi necessari presso gli istituti scolastici cittadini. Nell’ottica di garantire massima trasparenza alla popolazione, voglio informare su quello che, a oggi, è lo stato dei lavori nelle nostre scuole. Partiamo dalle sette scuole che richiedono lavori di adeguamento sismico. Per tre di queste è stato approvato il documento preliminare di progettazione e sarà presto indetta la gara di progettazione: si tratta della scuola primaria Don Giussani (importo lavori 4,5 milioni di euro), del polo scolastico Cantalamessa (3,2 milioni) e del polo scolastico Ceci (4,5 milioni). Altri tre istituti si trovano invece alla fase preliminare: per la scuola Cagnucci (1,6 milioni) e l’infanzia e primaria Tofare (1,4 milioni) siamo alla redazione del documento preliminare di progettazione, mentre per la palestra della scuola materna San Filippo (200mila euro) si è in fase di revisione del CIR. L’altra scuola interessata a un intervento di adeguamento sismico è l’Isc Don Giussani di Monticelli (5,15 milioni di euro): dopo aver ottenuto il decreto USR per la concessione del contributo, è in fase di ultimazione il bando di gara per i lavori. Due scuole cittadine saranno invece interessate a lavori di miglioramento sismico: per la scuola elementare e materna Malaspina (4,5 milioni) sono in corso di valutazione le offerte tecniche pervenute per la gara di progettazione e a breve si procederà con il progetto definitivo; per la scuola primaria di Poggio di Bretta (1 milione) è stato inviato all’USR il progetto esecutivo e si attende ora il decreto per la concessione del contributo. Due scuole saranno invece completamente demolite e ricostruite, potendo poi ospitare un numero maggiore di studenti rispetto a quelli attuali: si tratta del polo Massimo D’Azeglio (6 milioni) e della scuola Don Bosco-San Filippo (4,1 milioni), per le quali sono state aperte le buste amministrative della gara di progettazione ed è in corso d’opera la valutazione delle offerte. Mentre verranno effettuati i lavori sopra descritti, gli studenti saranno dislocati in altre sedi: a tal proposito, è in fase di ultimazione l’avviso per l’individuazione di strutture e immobili privati da utilizzare come sedi scolastiche temporanee. A breve l’avviso sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Ascoli Piceno: in base alle risposte che arriveranno, verrà data priorità alle strutture che saranno più vicine alle attuali sedi scolastiche, per mantenere e rispettare le esigenze di territorialità da parte di studenti e genitori. Una decisione presa di comune accordo con dirigenti scolastici e rappresentanti dei genitori, con i quali abbiamo da tempo avviato un percorso partecipato e di ascolto per illustrare il cronoprogramma degli interventi e le misure che sarebbero state adottate. Entro fine anno individueremo quelle che saranno le sedi alternative presso le quali, a partire dall’anno scolastico 2022/23, saranno temporaneamente dislocati gli studenti. Auspico inoltre che a stretto giro, e su questo ho ricevuto rassicurazioni da parte del commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, venga firmata la cosiddetta “Ordinanza Ascoli”: questa permetterà infatti di derogare alla normativa vigente e imprimere un’accelerazione alle lunghe procedure in essere. Colgo l’occasione per ringraziare il RUP Arch. Ugo Galanti e i tecnici del Comune di Ascoli Piceno che stanno portando avanti tutti questi progetti: nonostante le tante pratiche da sbrigare anche per altri edifici pubblici e privati, con grande impegno e attenzione stiamo portando avanti tutti gli iter necessari per l’adeguamento e il rifacimento delle scuole cittadine”.

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