Menù anticovid del ristorante VittoriaSi chiama “Gaia” il menù antiCovid messo a punto dallo storico ristorante “Vittoria” per contrastare l’ulteriore mazzata, per le attività del settore food, con il ritorno nei giorni scorsi alla zona arancione per l’emergenza pandemica. Una linea di ristorazione alternativa, con prodotti vegetariani e vegani  e quindi maggiormente funzionali per il discorso dell’asporto. Una sorta di salvagente che, con ingegno e professionalità, il titolare dell’attività, Daniele Fabiani, ha deciso di mettere in campo per poter reggere alle enormi difficoltà che questo continuo altalenare di chiusure e aperture sta creando a tutto il settore della ristorazione ad Ascoli.

“Abbiamo deciso di puntare su qualcosa che in città mancava: – spiega Fabiani – una linea di cucina vegetariana e vegana da asporto. Una linea studiata proprio per questo tipo di servizio, con piatti individuati con molta attenzione tra panini, insalatone, primi e secondi. Ci siamo trovati nella condizione di cercare una soluzione al fatto che un ristorante tradizionale qual è il nostro in questa fase va in difficoltà proprio perché con una cucina da ristorante classico risulta meno adatto al servizio di asporto. Asporto che in questo momento è l’unico tipo di attività consentita, insieme alla consegna a domicilio. In questo modo, allo stesso tempo daremo spazio a chi vuole scegliere una linea salutistica con prodotti adatti per chi vuole mangiare in maniera equilibrata e alla nostra esigenza di compensare in qualche modo le criticità che l’emergenza Covid ha creato a noi così come a tutte le attività come la nostra”.

“La situazione per il settore è molto difficile – aggiunge Fabiani che è anche presidente della Fipe – e  siamo stati letteralmente distrutti da questo ulteriore ritorno in zona arancione. Continuiamo ad aprire a singhiozzo, ma quante attività potranno resistere fino al 6 aprile? E soprattutto a preoccuparci è il fatto che non si intravvedono spiragli. I ristori ancora non arrivano e di fatto siamo stati lasciati soli e dobbiamo arrangiarci”.

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