scuolabus-genericaL’Arengo, per cercare di abbattere i costi dei servizi scolastici che per una questione di equità nei confronti di chi ha sempre pagato regolarmente, procederà anche nel 2021 con un’azione di recupero delle somme pregresse non pagare negli anni scorsi da nuclei familiari (la maggioranza dei quali con redditi importanti e in buone condizioni economiche) che hanno usufruito di mense scolastiche, servizio scuolabus o degli asili nido. Tenendo conto che il Comune deve sostenere costi molto elevati (in particolare il servizio delle mense da solo ha costi totali di oltre 2,2 milioni per 2 anni) e mantenere comunque in equilibrio le tariffe per tutti gli alunni, modulate in base al reddito. Parte, dunque, una nuova azione di recupero coattivo di quelle  somme non   pagate da questi nuclei familiari negli ultimi anni, a partire dal 2017 e fino al 2020,  che ammontano a circa 106mila euro, con 153 posizioni debitorie. Quindi, per una media di circa 700 euro a famiglia tra quelle che hanno omesso di pagare nel corso degli ultimi anni.  Nell’ambito del programma per la spending review dell’Arengo per il 2021, viene individuato tra gli obiettivi per abbattere le spese per i servizi collegati a scuole e asili proprio il recupero dei crediti nei confronti di numerose famiglie che non hanno mai pagato tutto il dovuto negli ultimi 3 anni. In tal senso, oltre a ricorrere alla società Abaco, incaricata per la riscossione di  tali crediti, l’ente sta valutando anche di ricorrere ad una attività di recupero in autonomia. Il riferimento è relativo a crediti esigibili relativi ai servizi di refezione scolastica, asili nido e trasporto scolastico relativamente agli anni scolastici 2017-2018, 2018-2019 e 2019/2020. Il recupero delle somme, come detto, riguarda in particolare famiglie benestanti e senza problemi economici che, quindi, avrebbero dovuto pagare tariffe calcolate sulla base del reddito Isee. Considerando che,  nel corso degli anni, l’Arengo aveva concesso dilazioni e rateizzazioni alle famiglie con redditi più bassi e quindi con motivate difficoltà nei pagamenti. Dal punto di vista operativo e della tempistica, nell’anno in corso è stata avviata innanzitutto una puntuale verifica con possibile aggiornamento della situazione debitoria delle famiglie per gli iscritti ai servizi al termine dell’anno scolastico 2019-2020. La seconda fase prevede, entro marzo,  l’invio delle lettere di sollecito di pagamento ai soggetti debitori in relazione all’anno 2019/2020. Ad aprile, invece, si procederà con l’ulteriore verifica sulla situazione debitoria delle famiglie degli iscritti ai servizi comunali al termine degli anni scolastici 2017-2018 e 2018-2019. Da maggio, infine, si procederà con l’iscrizione  a ruolo delle varie posizioni debitori con l’invio all’Agenzia delle entrate dei debiti non saldati negli anni scolastici dal 2017 al 2019.

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