villa-sgariglia-resortL’Arengo ora torna completamente a riappropriarsi della storica Villa Sgariglia a Campolungo. E riapre la strada ad una possibile valorizzazione dell’importante immobile soprattutto in chiave turistico-ricettiva, dopo che finora tutte le ipotesi erano congelate per il potenziale coinvolgimento della struttura nella procedura fallimentare della società che la aveva gestita per diversi anni. Adesso, però, grazie ad una transazione dell’Arengo con il curatore fallimentare della società in questione, l’importante complesso a destinazione ricettiva potrà finalmente essere valorizzato in maniera adeguata a seguito dello sblocco definitivo di una complicata vicenda legale tra la stessa società e l’Amministrazione comunale cui si era aggiunto, poi, anche lo strascico del fallimento societario. Strascico che avrebbe potuto impantanare per molto tempo la possibilità di ridisegnare un adeguato utilizzo della villa e delle sue aree circostanti.
L’accordo transattivo definito tra Arengo e curatela fallimentare, su proposta del giudice delegato, consente che la prestigiosa Villa Sgariglia torni a tutti gli effetti nelle mani dell’Amministrazione comunale, senza più il rischio di un coinvolgimento della procedura legata al fallimento per i lavori effettuati a suo tempo dalla società che gestiva l’immobile. Interventi dichiarati per un valore di circa 1,7 milioni di euro. Il Comune verserà, a questo punto, 120mila euro al curatore a chiusura della controversia. Con il curatore fallimentare che, accogliendo questa soluzione bonaria, rinuncia ai crediti, in ogni caso finora contestati dall’ente, derivanti dalle opere realizzate dalla società fallita in forza della convenzione stipulata il 30 luglio del 2007. Al tempo stesso, con il pagamento della somma concordata si trasferiscono all’Amministrazione comunale i diritti di piena proprietà delle opere, delle installazioni, delle forniture, degli arredi, delle suppellettili e degli impianti realizzati. In altre parole, con questo accordo l’Arengo sarà libero di disporre pienamente dello storico immobile, opere integrative incluse, e di tutte le aree annesse.

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