questura-apPur in presenza del significativo effetto creato dalla pandemia diffusa che ha messo in rilievo la fragilità della nostra società e ci ha di fatto costretto a modificare in modo drastico le nostre abitudini di vita, l’attività della Polizia di Stato sia di natura preventiva che repressiva, accompagnata dalla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, si è svolta senza sosta e affanno. Peraltro, nonostante la crisi economico-finanziaria che ne è scaturita, la quale ha ovviamente interessato anche questa Provincia, il sistema “sicurezza” ha saputo far fronte garantendo la tutela dei patrimoni pubblici e privati, contenendo ogni forma di reato predatorio ed il ricorso alla violenza di genere. E’ stato altresì garantito il diritto a manifestare, contemperandolo con le speciali misure sanitarie di contenimento del contagio, il supporto a vario titolo del settore sanitario fortemente e costantemente impegnato sul fronte del contrasto epidemiologico e dell’assistenza sanitaria alla popolazione, la gestione delle tensioni sociali che hanno interessato il mondo del lavoro e l’ambito della libera circolazione dei cittadini

L’obiettivo, nel territorio provinciale è stato quello di preservare e garantire quelle condizioni che hanno visto la provincia di Ascoli Piceno nell’anno appena concluso, conquistare il primato nazionale nella graduatoria per reati e sicurezza, attestandosi al quinto posto nella classifica generale qualità della vita stilata da Italia Oggi. A livello nazionale il Piceno ha scalato ben 32 posizioni rispetto al 2019 balzando dal trentasettesimo al quinto posto. La Polizia di Stato è quindi a fianco della comunità locale e dei suoi Amministratori che attraverso la propria operosità, senso civico e capacità di resilienza, ha dimostrato di perseguire tali finalità e meritare ampiamente il riconoscimento attribuitole.

La necessità quindi di una adeguata risposta di carattere operativo, da considerarsi prioritaria da parte di questa Autorità di P.S, sia sotto l’aspetto della prevenzione che per quanto riguarda l’effettiva repressione di quei reati maggiormente presenti sul territorio: lo spaccio, anche al minuto, di sostanze stupefacenti e tutti quei reati predatori indotti dalla presenza in quest’area di particolari categorie delinquenziali “trasfertiste” a ciò interessate; inoltre l’efficace contrasto all’immigrazione clandestina e conseguente impiego di mano d’opera illegale. Una risposta, oltre che agli interlocutori istituzionali, da fornire in primo luogo alla cittadinanza ed agli imprenditori che chiedono maggiore sicurezza, obliterando la formazione di scenari di allarme sociale che incidono negativamente sulla percezione di sicurezza condivisa.

Il dato emergente in ordine all’attività di contrasto (atteso che l’azione preventiva non è quantificabile in termini statistici), indica come gli arresti realizzati dalla Questura di Ascoli Piceno nell’anno 2020 siano pari a n° 89 rispetto ai n° 73 dell’anno 2019 vadano nella direzione del grado di maggiore sicurezza raggiunto. Un analogo incremento, si rinviene in ordine ai denunciati in stato di libertàrispetto ad analogo periodo dell’anno precedente, pari a n° 430 (per l’anno 2020), rispetto a n° 356 (per l’anno 2019), a conferma della tesi sostenuta.

Sotto l’aspetto analitico e gestionale, il dato dell’anno 2020, conferma lo sforzo e la maggiore e diversificata articolazione dei servizi predisposti sul territorio per la prevenzione ed il contrasto della criminalità, in particolare quella connessa ai reati c.d. predatori e di contrasto al traffico di stupefacenti, percepita ovviamente dalla collettività in modo più preoccupante di quella che in alcuni casi si manifesta invece in forme organizzate.

Infatti, all’aumento dell’attività di natura preventiva, documentato dall’incremento del numero di pattuglie impiegate sul territorio, di quello degli stranieri irregolari identificati ed oggetto di provvedimenti di espulsione (sia pure in un periodo di sensibile riduzione della mobilità per la situazione epidemiologica che ha caratterizzato l’intero anno appena trascorso), nonché dal numero implementato delle misure di prevenzione adottate, come riportato di seguito nelle tabelle riepilogative, è corrisposta una sempre maggiore sicurezza partecipata e condivisa tra Forze di Polizia, Enti territoriali e popolazione, nella “nuova” accezione di sicurezza.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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